In patologia umana, la forma a placche della sclerodermia circoscritta.
In veterinaria, macchia irregolare, bianca gialliccia, dei mantelli scuri dei cavalli. Le m. sono generalmente localizzate sulle [...] parti coperte da pelle fine o da mucose (bocca, prepuzio, vulva, ano ecc.), e possono crescere, estendersi oppure sparire. ...
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L’ultimo tratto della porzione post-epatica dell’intestino dei Vertebrati.
Anatomia comparata
Nei Tetrapodi il r. è breve e preceduto dal colon; in missine e lamprede è distinto dalla porzione anteriore [...] Dipnoi, negli Anfibi, nei Rettili e Uccelli e nei Monotremi, tra i Mammiferi, il r. non si apre all’esterno con l’ano, ma con una espansione ad ampolla dell’ultima porzione dell’intestino, la cloaca, in cui sboccano anche i dotti escretori e quelli ...
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Feci
Daniela Caporossi
Red.
Le feci (dal latino faex, "feccia") rappresentano il materiale di scarto risultante dai processi di digestione e di assorbimento del nutrimento. Sono costituite per il 75% [...] assorbono il nutrimento, mentre le sostanze non digerite sono compresse in grumi fecali solidi rivestiti di muco; poiché l'ano si apre nella cavità del mantello in cui scorre l'acqua ossigenata, questo stratagemma rende possibile l'eliminazione dei ...
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Lesione lineare e superficiale, di cute o mucose o del punto di transizione tra cute e mucosa. Si presenta come un piccolo taglio, a margini duri e fondo netto con secreto sieroso o siero-ematico. Per [...] riparazione spontanea e può essere sede di infezioni secondarie. È particolarmente frequente in tre regioni: capezzolo, labbra e ano. Le r. del capezzolo o dell’areola mammaria insorgono in genere durante l’allattamento e possono causare mastite. Le ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...]
di Giovanni Gasbarrini e Anna Jorizzo
l. Fisiologia
L'intestino crasso inizia a livello della valvola ileocecale e termina a livello dell'ano; ha una lunghezza assai variabile, in media 180 cm, una superficie che varia da 640 a 1615 cm2 e un calibro ...
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Abnorme dilatazione del sigma: può essere legata a una causa congenita, costituendo una varietà limitata al sigma del megacolon congenito, oppure acquisita, in caso di occlusione intestinale cronica per [...] qualsiasi causa.
Associato in genere al m., con cui ha in comune l’origine, è il megaretto, abnorme dilatazione del retto, peculiare dei bambini. Talora è presente negli adulti, connessa a un’occlusione intestinale cronica a livello dell’ano. ...
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Termine generico riferito a neoplasie delle ghiandole sudoripare. L’i. eccrino è un piccolo tumore cutaneo costituito da un adenoma del dotto intraepidermico di una ghiandola sudoripara, a comportamento [...] in uno spiroadenoma eccrino o un siringoma condroide.
L’i. papillifero è un tumore benigno delle regioni ano-genitali femminili, a localizzazione elettiva nello spessore delle grandi labbra.
L’idroadenocarcinoma è un raro tumore cutaneo ...
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trasverso anatomia Apofisi t. (o processi t.) I due prolungamenti laterali (uno destro, uno sinistro) di ogni vertebra; nello spessore di quelle delle vertebre cervicali, è scavato un forame (foro trasversario) [...] un’apertura e abboccandola alla cute della parete anteriore dell’addome, viene realizzata una varietà di ano preternaturale (trasversostomia). Diametri t. Quelli del cranio, del torace, del bacino, considerati, rispettivamente, i primi per ...
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stomaco e digestione
Giulio Levi
Demolire il cibo per ricavarne energia
La digestione è il processo che trasforma il cibo in energia e in materiale da costruzione per il corpo. Il nostro apparato digerente [...] tubo lungo una decina di metri e di diametro variabile – lo stomaco e l’intestino – che termina con un’apertura (l’ano) per la fuoriuscita del materiale di scarto (le feci)
Perché mangiamo
Il cibo che introduciamo nel nostro corpo ci procura piacere ...
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Chimica
Trattamento di decomposizione che si fa subire a sostanze naturali a opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (come, per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio [...] o epatopancreas è omologabile a quelle dei Vertebrati.
Nell’Uomo il tubo digerente comincia dall’orifizio orale e si estende fino all’ano per una lunghezza 6 volte circa quella del corpo: esso è diviso dal diaframma in due porzioni, una sopra- e una ...
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-ano
– In chimica organica, suffisso usato per indicare idrocarburi saturi o composti analoghi (sempre saturi) anche eterociclici, come in metano, diossano, canfano, ecc.
ano
s. m. [dal lat. anus, propr. «cerchio», poi «orifizio»]. – Il tratto terminale dell’intestino, costituito essenzialmente da un apparato muscolare, formato in parte da fibre lisce (sfintere interno), in parte da fibre striate (sfintere...