DEVARÌS, Matteo (Matteo Greco o Matteo di Bari)
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù intorno al 1505 da famiglia che professava il rito latino.
Ad appena otto anni fu condotto a Roma da Giano Lascaris o da [...] cardinale Alessandro Farnese, presso il quale si riunivano molti eruditi, tra i quali Fulvio Orsini, Marcello Cervini, AnnibalCaro, Giambattista Possevino, Girolamo Mercuriale e altri. Nel 1552, insieme con il nipote Pietro, che aveva fatto venire ...
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PERGAMINI, Giacomo
Sergio Lubello
PERGAMINI, Giacomo. – Nacque a Fossombrone nel 1531 da Giacomo, dottore, originario di Montalboddo (oggi Ostra, in provincia di Ancona) e da Battista Azzi, sposata [...] ebbe la possibilità di conoscere e frequentare personaggi importanti e rappresentanti autorevoli della cultura, come AnnibalCaro, Lelio Torelli, Francesco Vinta, Adriano Politi, Giovan Francesco Peranda, Diomede Borghesi, Bartolomeo Zucchi e ...
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GIGLI, Martino
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Lucca il 27 luglio 1511 da Giovan Paolo di ser Nicolao e da Susanna di Stefano Liena. Due componimenti poetici dedicatigli nel 1523 dal suo maestro [...] frati di S. Frediano.
Nel 1539, come testimonia AnnibalCaro, il G. si trovava nuovamente a Napoli, dove De animorum immortalitate libri III, Basileae s.d., pp. 170 s., 242; A. Caro, Lettere familiari, a cura di A. Greco, I, Firenze 1957, pp. 132 s.; ...
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CARGA, Giovanni
M. Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Giusto e di Orsola Beltrame, nacque a San Daniele del Friuli intorno al 1520 e iniziò i suoi studi sotto la guida di Giovanni Pietro Astemio, [...] 1550 si trasferì a Roma, dove strinse amicizia con i più brillanti esponenti della cultura romana, tra i quali Dionigi Atanagi, AnnibalCaro e Paolo Manuzio, ed entrò a far parte dei servizi papali, non sappiamo con quali mansioni. Giulio III e Paolo ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] ciò che di ferino e bizzarro risiede nell'uomo.
Il D. sottopose questa sua fatica a C. Gualteruzzi, a B. Varchi e ad AnnibalCaro. Quest'ultimo gli inviò una lettera di risposta, in data 25 genn. 1561, dove loda il gusto e l'erudizione del giovane ...
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ANASTASIO
Claudio Leonardi
Frate minore, forse del convento fiorentino di Santa Croce, vissuto nella prima metà del secolo XIV, compilò una riduzione latina dell'Eneide, su cui ser Andrea Lancia avrebbe [...] , I, Romae 1908, p. 34); A. Benci, Volgarizzamenti antichi dell'Eneide di Virgilio, traduzioni di essa fatte da AnnibalCaro, da Vittorio Affieri, dal padre Solari. e volgarizzamento nuovo di Michele Leoni, in Antologia [di G. P. Vicussieux ...
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COLONNA, Giovanni
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque da Stefano il Vecchio, del ramo di Palestrina della famiglia, e da Gaucerande de l'Isle-Jourdain e fu forse il secondo dei loro sette figli. È attestato [...] temo sì de' begli occhi l'assalto"), CCLXVI (sonetto "Signor mio caro, ogni pensier mi tira"), CCLXIX (sonetto "Rotta è l'alta . LXXXIII (1971), pp. 389-438; Id., Le cardinal Annibal de Ceccano (vers 1282-1359). Etude biographique et testament du ...
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riprodurre
v. tr. [comp. di ri- e produrre] (coniug. come produrre). – 1. Produrre di nuovo quanto già era stato o si era prodotto: l’azienda ha deciso di r. quel tipo di utilitaria di cui aveva interrotto la produzione; r. un bene, un fattore...