di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] si realizza una vera e propria letteratura furbesca (da Strazzola al Pistoia, da Matteo Franco a Pietro Aretino e ad AnnibalCaro) che nel Ragionamento dello academico Aldeano sopra la poesia giocosa de’ Greci, de’ Latini, e de’ Toscani di Niccolò ...
Leggi Tutto
La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] che scrittori di fama iniziano a pubblicare i propri epistolari (esempi fortunati quelli di Pietro Aretino e di AnnibalCaro) sia perché, sulla scorta dei formulari di epistolografia precedenti, nasce un nuovo genere, il Segretario, che prende per ...
Leggi Tutto
Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] poi nell’Ottocento.
Infine, se si pensa al fatto che la poesia epica adottò – già con la traduzione dell’Eneide di AnnibalCaro (1563-1566) e più tardi con Ippolito Pindemonte, Vincenzo Monti e Ugo Foscolo – l’endecasillabo sciolto, che il glottonimo ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] », reperibili soltanto in zone marginali e iperculte come l’Hypnerotomachia di Francesco Colonna o l’Eneide di AnnibalCaro (Vitale 2007: 233), per finire a individui di conio prettamente tassiano (confige «sconfigge», risoluto «fiaccato», esprimere ...
Leggi Tutto
Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] della Poetica e dei canti danteschi) e sulla lingua d’uso come serbatoio della scrittura. In difesa di AnnibalCaro, coinvolto in una polemica con Ludovico Castelvetro, Varchi scrisse l’Ercolano, uno dei più significativi trattati italiani sulla ...
Leggi Tutto
CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] di testi reperiti nelle grandi biblioteche romane in cui aveva lavorato; ricordiamo fra questi: Prose inedite di AnnibalCaro, Imola 1872; Aeneae Silvii Piccolomini senensis, Opera inedita descripta ex codd. Chisianis' Romae 1880, a completamento dei ...
Leggi Tutto
GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] Francesco Buonamici. A quel periodo risalgono due esemplari annotati dal G. della Retorica aristotelica nella traduzione di AnnibalCaro (Pisa, Bibl. universitaria, mss. 551, 552) e il trattato di carattere teologico l'Esortatione alla vita cristiana ...
Leggi Tutto
riprodurre
v. tr. [comp. di ri- e produrre] (coniug. come produrre). – 1. Produrre di nuovo quanto già era stato o si era prodotto: l’azienda ha deciso di r. quel tipo di utilitaria di cui aveva interrotto la produzione; r. un bene, un fattore...