Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] della preveggenza e la condanna a restare inascoltata: «verace sempre, e non creduta mai», secondo l’immagine che ci consegna AnnibalCaro nella sua traduzione dell’Eneide (II, vv. 246-47). È inutile il tentativo di Cassandra di rivelare l’inganno ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] letteraria rinascimentale considerevole (è apprezzabile il suo impiego in testi di Poliziano, Lorenzo de’ Medici, Pietro Aretino, AnnibalCaro e nell’Abbozzo di una Commedia di Galileo); interessa qui rilevarne però in particolare l’occorrenza nella ...
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« Ah Giove [...] / dunque pur se n'andrà? Dunque son io/fatta d'un forestier ludibrio e scherno / nel regno mio? Né fia chi prenda l'armi?»: non senza motivo, nella famosa traduzione dell'Eneide di Annibal [...] Caro, Didone avvampa al pensiero di esser di ...
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riprodurre
v. tr. [comp. di ri- e produrre] (coniug. come produrre). – 1. Produrre di nuovo quanto già era stato o si era prodotto: l’azienda ha deciso di r. quel tipo di utilitaria di cui aveva interrotto la produzione; r. un bene, un fattore...
CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella cittadina natale seguì le lezioni...
CESATI, Alessandro, detto il Greco o il Grechetto
Silvana De Caro Balbi
Nato a Cipro (donde il soprannome) agli inizi del sec. XVI, in data imprecisata, da padre di origine milanese e da madre cipriota (Bertolotti, 1881, I, p. 316; Martinori,...