D'ONOFRIO, Vincenzo (Innocenzo Fuidoro)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Napoli nel 1618, d'antica famiglia originaria di Procida di condizione mediana e civile.
Che il nome di Innocenzo Fuidoro, con il [...] e plebe sono usi mettere in atto, finisce col chiosare la notizia attribuendo tale atteggiamento a caratteristiche dell'animoumano generalmente inteso, è anche vero però che, subito dopo, si sofferma volentieri su puntualizzazioni più attinenti al ...
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presto (agg.)
Francesco Vagni
Le occorrenze di p. si riscontrano tutte nella poesia di D., mai in prosa; possiamo ordinarle lungo un arco semantico che va dai significati più vicini all'etimo latino [...] , ch'è creato ad amar presto, / ad ogne cosa è mobile che piace (" Parla dell'animoumano, che è creato da Dio con potenzia d'amore che si chiama ‛ concupiscibile ' ", Buti).
" Adatto ", " capace ", " idoneo ", in If XXV 133 la lingua, ch'avëa unita ...
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Varieté
Hubert Niogret
(Germania 1925, bianco e nero, 110m a 18 fps); regia: Ewald André Dupont; produzione: Erich Pommer per UFA; soggetto: dal romanzo Der Eid des Stephan Huller di Friedrich Hollaender; [...] caso di Varieté, attraverso la semplice vicenda di un triangolo amoroso, il tentativo è quello di indagare la profondità dell'animoumano e i suoi lati più oscuri, interrogandosi sulla natura degli istinti che possono impadronirsi di un uomo fino a ...
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virtuosamente (vertuosamente)
Avverbio che vale " in modo virtuoso ", o " con virtù " . Nella Vita Nuova occorre a qualificare l'influenza di Beatrice sull'animo di D., sul quale ella opera ‛ secondo [...] Altro è il senso del termine nel Convivio. In IV XXII 11, nella trattazione del doppio uso (contemplativo e attivo) dell'animoumano, D. precisa che l'uso pratico si è operare per noi virtuosamente, cioè onestamente, con prudenza, con temperanza, con ...
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LIPPO di Benivieni
A. Tartuferi
Pittore fiorentino attivo dall'ultimo decennio del sec. 13° alla prima metà del Trecento.L. viene ricordato come maestro indipendente già nel 1296, quando associa per [...] attenta soprattutto al dettaglio naturalistico e interessata in modo particolare alla resa dei sentimenti più profondi dell'animoumano. D'altra parte, la ritmica raffinatezza disegnativa e lo spiccato gusto decorativo avvicinano sensibilmente L. al ...
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Ripstein, Arturo
Grazia Paganelli
Regista cinematografico messicano, nato a Città di Messico il 13 dicembre 1943. Ha fondato, con Felipe Cazals e Rafael Castanedo, il gruppo Cine Indipendente de México [...] messicano, trasponendone le accensioni tragiche in una messinscena spesso crudele e lucida, in cui le miserie e le passioni dell'animoumano emergono in tutta la loro struggente violenza. La fama di R., in Europa, è stata consacrata a partire dagli ...
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Bogarde, Dirk
Stefano Francia Di Celle
Nome d'arte di Derek Jules Gaspard Ulric van den Bogaerde, attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Hampstead (Londra) il 28 marzo 1921, da padre di [...] Mann. B. dispiegò in questo film le sue eccezionali doti di indagatore delle zone più oscure e misteriose dell'animoumano, rivestendo il ruolo dell'anziano intellettuale in lotta con l'esaurimento delle proprie forze fisiche che, in piena consonanza ...
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Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] al fallimento ‒ il tema ricorrente di tanti film da camera ‒ ma anche evocatore dei demoni espressionisti che si celano nell'animoumano, M. arricchì e impreziosì con la sua maestria di scrittura un cinema figlio, nelle sue punte alte, del teatro e ...
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FALVO, Rodolfo
Elena Napoletano
Nacque a Napoli nel 1873.
Praticamente autodidatta, nel 1898 decise di partecipare, come protagonista, alla realtà, confusa e variopinta, del caffè-concerto napoletano. [...] , S. Di Giacomo e F. Russo: nacquero così canzoni bellissime, ricche di soavi melodie e contenuti, che scavavano nel profondo dell'animoumano, con una grande quantità e varietà di temi.
I rapporti tra il F. e la Polyphon si interruppero, però, poco ...
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scaldare
Andrea Mariani
Del verbo, che vanta un discreto numero di occorrenze (tredici, di cui dieci nella Commedia), un primo uso proprio è in If XXIX 74 Io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar [...] calore caritatis mundum, idest homines in mundo viatores " (Serravalle), o dell'amore per il bene che " scalda... l'animoumano rendendolo fecondo di opere buone " (Steiner).
Altrove indica l'azione spirituale che " accende " d'amore l'uomo disposto ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri u., gli uomini (con tono partic., è anche...