Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] di comunicazione che abbraccia temi talora trasgressivi e con una rinnovata attenzione verso qualunque aspetto della realtà e dell’animoumano, senza più censure e false mitologie. Vicini per tendenze Á. Escobar, R. Fernández Larrea, O. Sánchez e R ...
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Scrittrice svedese (n. Fjällbacka 1974). È una delle più affermate scrittrici di romanzi polizieschi della cosiddetta "scuola scandinava", caratterizzata da storie più cerebrali e meno violente della corrispettiva [...] e intrighi, L. indaga con acutezza i tratti psicologici di ogni personaggio, scandagliando i recessi più segreti dell'animoumano e culminando spesso in finali frenetici, in contrasto con la quiete, solo apparente, della piccola comunità teatro delle ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] di B. è stata impiegata, almeno da H. Wölfflin in poi, come categoria metafisica e atemporale, come costante dell'animoumano in dialettica con il concetto antitetico di Classico, Fumaroli sostituisce a questa etichetta astratta e retrospettiva, mai ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] lavori e sostituendo alla indagine psicoanalitica dell'animoumano visto nelle sue esplosioni parossistiche e abnormi durante la II guerra mondiale (scritti con il vivo senso d'umana solidarietà per gli umiliati e offesi che gli ispirerà, nel 1949, ...
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Scrittore russo, nato a Leningrado il 27 maggio 1937. Figlio di un architetto, laureato in Ingegneria (1962), B. esordisce in letteratura nel 1959 con alcuni racconti apparsi su rivista. La sua prima raccolta, [...] pieno di dubbi la franchezza e la dirittura infantili, scavando senza pietà nelle piccole miserie dell'animoumano. Nelle raccolte successive (Takoe dolgoe detstvo, 1965, "Una lunga infanzia"; Dačnaja mestnost', 1967, "Luogo di villeggiatura ...
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McEwan, Ian
Giovanna Ferrara
Scrittore inglese, nato ad Aldershot (Hampshire) il 21 giugno 1948. Trascorse gran parte dell'infanzia fra l'Estremo Oriente, la Germania e il Nord Africa; tornò successivamente [...] contesa, una divertita contemplazione sugli aspetti più grotteschi dell'animoumano. Atonement (2001; trad. it. 2005) ha inizio nel cogliere tanto il peggio quanto il meglio della natura umana e per la capacità di indagarne anche i più oscuri meandri ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] rapporto con le cose: scoprire un aspetto sconosciuto delle cose equivale infatti a illuminare un angolo oscuro dell'animoumano, in quanto descrivere l'oggetto esterno porta di necessità a una definizione contestuale dell'emozione che esso suscita ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] commissario De Vincenzi di A. De Angelis (Il candeliere a sette fiamme, 1936), colto e pessimista interprete dell’animoumano. Da non dimenticare è anche G. Scerbanenco, che ottenne riconoscimenti anche all’estero. Notevole successo ebbe negli anni ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] i cui personaggi, spesso schematici, sono l'incarnazione di passioni violente e degli aspetti più primitivi e oscuri dell'animoumano. Il personaggio femminile protagonista è una costante del teatro lorchiano. La donna rappresenta per il poeta la ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] sue riflessioni, manifestando una penetrazione luminosa e sicura, oltre a un'incessante curiosità di tutte le espressioni dell'animoumano, una costante facoltà di dominio e di comprensione, di calma spirituale e di indipendenza; l'arte degli Essais ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri u., gli uomini (con tono partic., è anche...