Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] complesso: cioè quale si esprime non solo nella scienza, ma anche nella poesia e, in generale, nell'animoumano. L'interpretazione di tali ambiti dell'immaginario è infatti complementare alla critica dell'indebito inserirsi dell'immaginazione nella ...
Leggi Tutto
Scrittrice svedese (n. Fjällbacka 1974). È una delle più affermate scrittrici di romanzi polizieschi della cosiddetta "scuola scandinava", caratterizzata da storie più cerebrali e meno violente della corrispettiva [...] e intrighi, L. indaga con acutezza i tratti psicologici di ogni personaggio, scandagliando i recessi più segreti dell'animoumano e culminando spesso in finali frenetici, in contrasto con la quiete, solo apparente, della piccola comunità teatro delle ...
Leggi Tutto
McEwan, Ian
Giovanna Ferrara
Scrittore inglese, nato ad Aldershot (Hampshire) il 21 giugno 1948. Trascorse gran parte dell'infanzia fra l'Estremo Oriente, la Germania e il Nord Africa; tornò successivamente [...] contesa, una divertita contemplazione sugli aspetti più grotteschi dell'animoumano. Atonement (2001; trad. it. 2005) ha inizio nel cogliere tanto il peggio quanto il meglio della natura umana e per la capacità di indagarne anche i più oscuri meandri ...
Leggi Tutto
Lynch, David
Federico Chiacchiari
Regista statunitense, nato a Missoula (Montana) il 20 gennaio 1946. Ha studiato pittura alla Corcoran School of Art di Washington e ha frequentato la Museum School [...] un posto singolare nel cinema statunitense per la sua capacità di andare oltre l'apparenza delle cose e di scrutare l'animoumano nei suoi più profondi meandri.
bibliografia
David Lynch. Film, visioni e incubi da Six figures a Twin Peaks, a cura di ...
Leggi Tutto
Musicista (Lipsia 1813 - Venezia 1883). Nono figlio del funzionario K. F. Wagner (secondo alcuni figlio naturale dell'attore ebreo Ludwig Geyer) e di Johanna R. Pätz. Entrò all'università di Lipsia nel [...] stesso, condannato a una strenua lotta con il "contingente", l'"impuro" (identificato negli egoismi e nelle meschinità dell'animoumano), una lotta dalla quale l'assoluto, secondo l'amara parabola del Lohengrin, esce sconfitto. Sul piano strettamente ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] i cui personaggi, spesso schematici, sono l'incarnazione di passioni violente e degli aspetti più primitivi e oscuri dell'animoumano. Il personaggio femminile protagonista è una costante del teatro lorchiano. La donna rappresenta per il poeta la ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] sue riflessioni, manifestando una penetrazione luminosa e sicura, oltre a un'incessante curiosità di tutte le espressioni dell'animoumano, una costante facoltà di dominio e di comprensione, di calma spirituale e di indipendenza; l'arte degli Essais ...
Leggi Tutto
Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] rapporto con le cose: scoprire un aspetto sconosciuto delle cose equivale infatti a illuminare un angolo oscuro dell'animoumano, in quanto descrivere l'oggetto esterno porta di necessità a una definizione contestuale dell'emozione che esso suscita ...
Leggi Tutto
Scrittore e moralista francese (Parigi 1613 - ivi 1680). Partecipò, a fianco del Condé, alle lotte politiche della Fronda, e fu ferito al volto nel combattimento della Porte Saint-Antoine (1652); sottomessosi [...] lascia mai vincere e dominare. L'intimo vigore delle Maximes sta in quei momenti dove si svela il congegno segreto dell'animoumano, momenti che danno risalto ad alcune linee, profondamente incise, di un ritratto morale dell'uomo nel quale l'autore ...
Leggi Tutto
Romanziere e saggista francese (Cormatin, Saône-et-Loire, 1888 - Parigi 1985). Figlio di diplomatico, dopo un'infanzia trascorsa all'estero completò gli studî a Parigi e Cambridge. Scrisse in una lingua [...] classica e severa romanzi che scandagliano l'animoumano e il carattere divorante della passione. Dopo aver evocato la propria adolescenza in La vie inquiète de Jean Hermelin (1920), L. s'impose con Silbermann (1922), ritratto di un giovane ebreo ...
Leggi Tutto
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri u., gli uomini (con tono partic., è anche...