antropologia Spoglie degli animali e dei nemici uccisi, indossate o conservate non solo come segno del valore del proprietario, ma anche allo scopo di ‘impossessarsi’ dello spirito della vittima, propiziandosela [...] . zoologia Le corna che ornano la testa degli Ungulati. Il t. è espressione dello stato fisiologico e del vigore degli animali. Nei Cervidi, in cui le corna cadono annualmente, il t. raggiunge il massimo sviluppo a piena maturità dei maschi.
Ciascuno ...
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Pastorizia
Alessandro Clementi
L'allevamento degli animali minuti, soprattutto ovini, coincide nei momenti del suo maggiore sviluppo con la transumanza. Tale prassi, diffusa soprattutto nelle regioni [...] vera e propria, sempre Guglielmo stabilisce: 1) se nel transitare da un territorio a un altro (si oves, vel alia animalia alicuius de una contrata in aliam ducta fuerint in transitu) il gregge avrà usufruito per una sola notte del pascolo di qualcuno ...
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suovetaurilia Nell’antica Roma, il sacrificio dei tre animali domestici tipici: il maiale (sus), la pecora (ovis), il toro (taurus) offerti, sia dallo Stato sia da privati, a scopo purificatorio. Antichissima [...] forma di sacrificio dei popoli indeuropei, i s. avevano a Roma un’importanza basilare nelle cerimonie lustrali: in quella, per es., che i censori indicevano ogni 5 anni in Campo Marzio, presso l’ara di ...
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Attrezzo costituito da un mazzetto di peli naturali (animali o vegetali) o artificiali, fissato all’estremità di un’asticciola o di un manico di legno; è adoperato per stendere il colore sull’oggetto che [...] si vuole colorare, ma può essere usato anche per spalmare delle sostanze o per togliere la polvere.
A seconda dell’uso cui è destinato varia la foggia del p. e quindi anche la qualità del pelo di cui è ...
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Storia e diritto
Attività di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l’uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi.
La c. si vale di mezzi e strumenti offensivi: le prime armi [...] per la guerra. Inoltre, l’uomo ha precocemente utilizzato, per la c., il cane o altri animali (ghepardo, falco, furetto, elefante, e in generale gli animali da trasporto, primo di tutti il cavallo). Rispetto al movimento si distingue una c. vagante e ...
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Nel Medioevo, tassa dovuta dai livellari dei fondi per condurre al pascolo animali nei prati e nei boschi. Era detta anche erbatico, escatico, ghiandatico. ...
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migrazioni
Gli spostamenti, definitivi o temporanei, di gruppi di esseri viventi (uomini o animali) da un territorio a un altro, da una ad altra sede, determinati da ragioni varie, ma essenzialmente [...] da necessità di vita. La mobilità spaziale costituisce il fondamento di ogni attività umana. La m. ha una sua connotazione nell’ambito della mobilità spaziale, in quanto si caratterizza per modalità, durate, ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] si allontana. Il ragazzo è sempre più vicino, in mano ha un po' di erba. Con il palmo ben aperto la offre all'animale. Il cavallo allunga il muso, annusa, si ritira, poi si decide: quell'erba è veramente gustosa, non si può resistere… Ora il ragazzo ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati [...] Tetrapodi, la m. corrisponde al segmento distale dell’arto o autopodio, articolato con il radio e a sua volta suddiviso in tre regioni: basipodio, rappresentato tipicamente da una doppia fila di ossa corte ...
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animale1
animale1 agg. [dal lat. animalis «che dà vita, animato», der. di anĭma «anima»]. – 1. letter. Dell’anima, pertinente all’anima: facoltà animali; la dottrina cartesiana degli spiriti animali. 2. a. Proprio degli esseri animati: Così...