Zoologia
Il maschio adulto dei polli (➔ pollo) domestici e di altri Uccelli Galliformi, appartenenti al genere Gallus (➔). Differisce dalla gallina per vari caratteri sessuali secondari: piumaggio vivamente [...] era associato, per es., a Esculapio. Nei riti antichi dello shintoismo è animale proprio della dea solare Amaterasu. È ampiamente usato come animalesacrificale in Africa e riappare, come tale, nei movimenti sincretistici afro-brasiliani e nel ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] vita. Il s. è sede dell’anima vitale e il s. della vittima sacrificale restituisce vitalità alle ombre negli inferi. Bere il s. dell’animale sacrificato, oppure, presso certi popoli che praticano l’antropofagia rituale, della vittima umana, significa ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] nel luogo e nell'organizzazione della cerimonia sacrificale nelle varie fasi della storia degli Israeliti: la forza, la purezza e i buoni auspici. Essa terrà l'animale sempre stretto al petto, sia quando attraversa il tunnel passando dalla ...
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Diritto
V. del reato Persona offesa dal reato, titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Tale nozione fa riferimento al soggetto passivo, ovvero alla persona sulla quale ricade [...] di modo che agli dei si sacrificano animali maschi, alle dee animali femmine, alle divinità celesti animali di color chiaro, a quelle infere gli ammalati sono spalmati del sangue della v. sacrificale); ugualmente, il sangue può rafforzare un patto o ...
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L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] del culto dionisiaco dalle menadi come momento culminante di tutta l’azione cultuale: dopo l’inseguimento della vittima animale, questa subiva il dilaniamento (σπαραγμός) e veniva immediatamente divorata cruda (ὠμοϕαγία). Al di fuori del mondo greco ...
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teofagia Consumo di una vittima sacrificale (o di un suo sostituto simbolico) identificata con la divinità stessa. La differenza tra la t. e altri tipi di sacrificio non è sempre del tutto netta: quando [...] t. si ritrova in molte religioni. In alcune società aborigene dell’Australia, in deroga all’interdizione alimentare riguardante l’animale, o pianta totem, il clan totemico, una volta l’anno, procedeva alla comunione sacramentale con il proprio totem ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] sacrificato affinché i membri del clan potessero entrare in comunione con la divinità dell'animale-dio attraverso la partecipazione al banchetto sacrificale. Secondo tale interpretazione, ogni sacrificio in origine era una forma di comunione, grazie ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni pagane, celebrare solennemente un rito sacrificale,...
unzione
unzióne (ant. onzióne) s. f. [dal lat. unctio -onis, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – 1. L’azione di ungere e il fatto di ungersi o di venire unto con olî o con altre sostanze grasse. Raro con uso generico e riferito...