L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] del culto dionisiaco dalle menadi come momento culminante di tutta l’azione cultuale: dopo l’inseguimento della vittima animale, questa subiva il dilaniamento (σπαραγμός) e veniva immediatamente divorata cruda (ὠμοϕαγία). Al di fuori del mondo greco ...
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teofagia Consumo di una vittima sacrificale (o di un suo sostituto simbolico) identificata con la divinità stessa. La differenza tra la t. e altri tipi di sacrificio non è sempre del tutto netta: quando [...] t. si ritrova in molte religioni. In alcune società aborigene dell’Australia, in deroga all’interdizione alimentare riguardante l’animale, o pianta totem, il clan totemico, una volta l’anno, procedeva alla comunione sacramentale con il proprio totem ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] strumento sussidiario (Nyayamañjarī, p. 8). L'area della scienza sacrificale è sì rappresentata tra i Vedāṅga, ma dal Kalpa, con connessi con un corpo possono essere sia mobili (dèi, animali, uomini) che immobili (vegetali). I jīva allora vengono ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] spoglie insieme ad alcuni aspetti dell'antico ritualismo ario, quali il sacrificio animale e l'uso dello haoma, il soma iranico, bevanda sacrificale forse originariamente provvista di facoltà inebrianti e allucinogene.
Il dualismo etico
Il tratto ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] si affianca una decisione in linea con il rifiuto dei rituali sacrificali: in base a questa iscrizione si sa che in una fase 1993, pp. 401 segg.; P.P. Onida, Il divieto dei sacrifici animali, cit., p. 125, fa notare che in questo modo, pur nell ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] sacrificio di un animale (appartenente al sistema animale) consacrato agli inferi (sfera sotterranea), purché esista rispondenza 'qualitativa' tra segnale, oggetto del segnale e caratteristiche ‒ fisiche o simboliche ‒ della vittima sacrificale e del ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] rito eucaristico nella sua valenza commemorativa, simbolico-sacrificale e salvifica, esso risulta caratterizzato nei 'aggiunta di uno o due coperchi ovvero di pomelli e protomi animali per la decorazione del manico (Teofilo, De diversis artibus, III ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni pagane, celebrare solennemente un rito sacrificale,...
unzione
unzióne (ant. onzióne) s. f. [dal lat. unctio -onis, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – 1. L’azione di ungere e il fatto di ungersi o di venire unto con olî o con altre sostanze grasse. Raro con uso generico e riferito...