Gogol´, Nikolaj Vasil´evič
Guido Carpi
Incanti e disincanti della vecchia Russia
La prosa di Nikolaj Gogol´, il grande scrittore russo vissuto nel 19° secolo, è come un tappeto magico, intessuto di [...] ironia e di angoscia. Con esso sorvoliamo il fiabesco mondo del distretto di Mirgorod, le gesta eroiche dei cosacchi ucraini, la vita meschina dei proprietari terrieri e dei burocrati della Russia ottocentesca, l'allegra e spensierata plebe della ...
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Critico letterario e poeta cèco (Kolín 1883 - Praga 1938). Alla letteratura tedesca, che insegnò all'univ. cèca di Praga, dedicò numerosi studî (Zu Kleists Guiscardproblem, 1912; monografie, in cèco, su [...] Kleist, Heine e Nietzsche) e traduzioni (Faust, 1928). Un senso di angoscia e una ricerca costante di un punto d'appoggio caratterizzano le sue liriche (Ozářená okna "Finestre illuminate", 1915; Peřeje "Cateratte", 1931). ...
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Pseudonimo del poeta italo-albanese Domenico Bellizzi (Frascineto 1918 - Bari 1989). Studiò al Collegio greco di Roma, fu parroco di Firmo. Si rivelò con la raccolta Zgjimet e gjakut ("Risvegli del sangue", [...] 1971). La spontaneità della sua ispirazione si andò progressivamente perfezionando in Ankth ("Angoscia", 1979) e Këngë arbëresce ("Canto italo-albanese", 1982). ...
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Romanziere e saggista francese (Quain 1907 - Parigi 2003). La sua narrativa, che si ricollega alla tradizione della letteratura fantastica, ruota intorno al tema dell'assurdo, che per B. è sia il carattere [...] decisivo della condizione umana sia della letteratura, luogo della contraddizione, del paradosso, dell'angoscia. I personaggi di B. si rivelano figure simboliche che sperimentano la tensione insostenibile di una perpetua instabilità. Ma all'origine ...
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Giornalista, romanziere e drammaturgo norvegese (Oslo 1902 - Hvaler, Östfold, 1979). Già nelle prime opere sono manifeste le sue doti di psicologo e stilista formatosi nella scuola di K. Hamsun; nei drammi [...] Kontorsjef ("Il capufficio", 1936) e Mens vi venter ("Sala d'aspetto", 1938) è messa in scena l'angoscia dell'uomo moderno. Durante la guerra partecipò alla resistenza antinazista. Dopo la guerra riprese la sua analisi dell'uomo moderno, specie in ...
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Scenografo irlandese (Dublino 1893 - Hollywood 1960). Attivo nel cinema dal 1915, supervisore di tutte le scenografie della Metro Goldwin Mayer, fu celebre per l'eleganza, l'accuratezza, la luminosità [...] degli interni nelle scenografie da lui firmate. Da ricordare quelle per i film: The merry widow (1934) di E. Lubitsch; Gaslight (Angoscia, 1944) di G. Cukor; An American in Paris (1951) e Lust for life (1956) di V. Minnelli. Disegnò, tra l'altro, la ...
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Attore francese (Figeac 1897 - Phoenix, Arizona, 1978); dapprima attore drammatico, esordì nel cinema nel 1920, riscuotendo particolare successo in F. P. I. ne répond plus (1933), Lilion (1934) e Mayerling [...] , si impose con Private worlds (1936), divenendo assai popolare. Fra i suoi successi: Conquest (Maria Walewska, 1937), Gaslight (Angoscia, 1944), Arch of triumph (1948), The thirteenth letter (La penna rossa, 1951), Madame de (I gioielli di Madame de ...
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Scrittore danese (Rødding, Schleswig, 1858 - Birkerød 1917). Riflesse le sue preoccupazioni etico-religiose in una serie di romanzi a tesi, ispirati alla paradossale religiosità kierkegaardiana e al pedagogismo [...] ", 1899), Laerer Urup ("Il maestro U.", 1909), To slaegter ("Due generazioni", 1910) e altri ancora. In Angst ("Angoscia", 1912) e Mod ("Coraggio", 1914) rievocò il dramma della crisi religiosa di Lutero, della "fiducialis desperatio" come esempio ...
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Poeta slovacco (Hodruš, Banská Štiavnica, 1900 - Bratislava 1979). Nella sua lirica si alternano visioni pessimistiche (Spoved´ "Confessione", 1922; Elixir, 1934), accenti profondamente religiosi (Himny [...] erotici (O láske neláskavej "Dell'amore ingrato", 1928), motivi politici (Spev vlkov "Il canto dei lupi", 1929), e l'angoscia di fronte alla tragedia dell'Europa (Moloch, 1938; Bábel "Babele", 1943; Dies Irae, 1946). Le raccolte degli ultimi anni ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] funziona. In effetti, per valutare uno stato d'animo o un'emozione, dobbiamo riferirci a qualcosa già provato in precedenza. L'angoscia o paura è sempre evocabile, anche se non tollera una definizione: questo significa che chi non l'ha provata non sa ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...