Romanziere (Springfield, Ohio, 1899 - Santa Monica 1982), popolare in America e in Europa per aver dato inizio, con il romanzo Little Caesar (1929; trad. it. 1948), al genere cinematografico del "film [...] man (1930; trad. it. 1959), Dark hazar (1933), Goodbye to the past (1934), Tomorrow's another day (1945), Romelle (1946; trad. it. Giorni d'angoscia, 1953), Vanity row (1952), Bitter ground (1958), The goldseekers (1962), The widow Barony (1962). ...
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Scrittore argentino (Rojas, Buenos Aires, 1911 - Santos Lugares, Buenos Aires, 2011). Laureatosi in fisica nel 1937, si perfezionò a Parigi; fu prof. nell'univ. di La Plata. Dispensato dall'insegnamento [...] . it 2000; La cultura en la encrucijada nacional, 1976; La robotización del hombre, 1981) e romanzi, in cui l'angoscia esistenziale si trasfigura in elaborate fantasie surrealistiche: El túnel (1948; trad. it. 1967); Sobre héroes y tumbas (1961; trad ...
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LUKÁČ, Emil Boleslav
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta slovacco, nato a Hodruša il 1° novembre 1900. Pastore evangelico, L. fu, accanto a Ján Smrek, il principale rappresentante della generazione poetica [...] ("Il Danubio e la Senna", 1925), a un confronto fra la terra natía e lo scenario di Parigi. Alla dispersione e all'angoscia del nostro tempo egli oppone la fede negli eterni valori etici e religiosi e nella continuità della propria stirpe, come può ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1898 - ivi 1990), prof. in Germania, Inghilterra e Stati Uniti, dal 1939 insegnò filologia romanza a Madrid. Socio straniero dei Lincei (1962). Ha studiato soprattutto [...] , in Hijos de la ira (1944) la compostezza formale si spezza e nasce una poesia sofferta, nella cui tematica predomina l'angoscia religiosa, che si farà ancora più manifesta in Hombre y Dios del 1955. Da ricordare, tra la sua produzione saggistica ...
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VENÉZIS, Ilías (‛Ηλίας Βενεζης)
Filippo Maria PONTANI
Narratore greco, nato ad Aivalì (Asia Minore) nel 1903.
La diretta esperienza della deportazione e delle angherie patite nel 1922 da parte dei Turchi [...] e qua e là incontrollata, e tuttavia non peritura, si coglie la tipica psicologia del V., che dal fondo dell'angoscia e da un fatalistico senso di nullità miracolosamente fa riaffiorare un amore di vita, a cui la consapevolezza dell'assurdità del ...
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JUHÁSZ, Ferenc
Gyozo Szabó
Poeta ungherese, nato a Bia nel 1928. Il padre di J. era muratore, la madre faceva la lavandaia. Nel volume Sántha-család ("La famiglia Sántha", 1950) descrive la trasformazione [...] perché difformi dallo schematismo allora vigente. Il tono fiducioso di J. si tramuta in amare meditazioni, in angoscia e visioni apocalittiche (A halhatatlanságra vágyó királyfi, "Il principe aspirante all'immortalità"). L'imponente e polemico poema ...
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Scrittore svedese (Växjö 1891 - Danderyd, Stoccolma, 1974). Figura tra le più rappresentative del panorama letterario svedese della prima metà del 20° sec., molta della sua produzione è stata animata da [...] , 1951). Come quella di Strindberg, anche la sua opera oscilla continuamente tra i due temi metafisico-religiosi dell'angoscia e della speranza (Onda Sagor "Fiabe del male", 1924; Gäst hos verkligheten "Ospite della realtà", 1925, autobiografia). L ...
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Poetessa (Amherst, Massachusetts, 1830 - ivi 1886). Ebbe vita priva di eventi esteriori, scegliendo, dopo i trent'anni, il volontario isolamento nella casa paterna. Non ebbe contatti diretti col mondo [...] esterna della sua esistenza, ai grandi temi della vita dell'anima (amore, morte, eternità) che ne rappresentano le angosce essenziali e permanenti e che acquistano effettiva dimensione lirica nel dominante tema della solitudine, che per la D. si ...
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René (Renato) Racconto (1807), dello scrittore francese F.-A.-R. de Chateaubriand (1768-1848), che fa parte dell'epopea dei Natchez, ma pubblicato già nel Génie du Christianisme (1802), insieme [...] René è il simbolo del "mal du siècle", della noia esistenziale, con il suo acuto senso della condizione umana, la sua angoscia e il suo squilibrio fra sogno e realtà. Il seguito delle sue vicende nella Luisiana, dove ha sposato l'indiana Céluta e ...
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Scrittore danese (Rislev 1902 - Roskilde 1956), visse lungamente a Parigi a contatto con l'espressionismo figurativo e col surrealismo di Aragon e di Éluard. La sua poesia rappresenta uno sforzo coerente [...] lento processo di meditazione critica (Fragmenter af en dagbog "Frammenti di un diario", 1948), ad approfondire i temi dell'angoscia metafisica e del nulla. Come traduttore (di Anouilh, Giraudoux, Camus) e come critico di artisti francesi (Delacroix ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...