Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] , politica, economica.
La tensione in cui l’anima si dibatte a seguito della propria illusione di autonomia, fra angoscia per una perdita irrevocabile e fiducia nella possibilità di un ritorno ai principi, è espressa mirabilmente nell’incipit del ...
Leggi Tutto
ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] per Anceschi all’intenzione di veder nascere, in quel clima non di anime fiacche, ma di 'profonda inquietudine' e di 'angoscia', 'il momento originario della modernità' (il rilievo è di Andrea Battistini, Studi di L. A. sul Barocco, nel volume ...
Leggi Tutto
Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] in fondo un legame forte con quest'ultima. Con Sartre l'Io torna a essere oggetto di indagine: caratterizzato dall'angoscia, tenta di sfuggire a essa, tentando di fuggire contemporaneamente alla condanna di essere libero.
Allo stesso modo per altri ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] coesistenza con i genitori ha determinato nell'infanzia. La funzione generale del rito sarebbe dunque la riduzione dell'angoscia dell'uomo derivata dalla sua situazione infantile.
Minore influenza avevano le tesi che Freud aveva definito negli altri ...
Leggi Tutto
VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] mai come allora vivente fra cocolle monacali e zimarre pretesche, non sapeva pensare senza sentirsi pervadere da un'angoscia disperata. Come, allora, cristianizzarle o, che per il V. era lo stesso, platonizzarle? Purtroppo manca qualsiasi ragguaglio ...
Leggi Tutto
Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] con Nietzsche, è indubbio che l'esistenzialismo per tanti aspetti ha recepito e sviluppato temi nichilistici, quali il senso dell'angoscia di fronte al crollo di un sistema millenario di valori, la sfiducia nella razionalità, che da Platone a Hegel ...
Leggi Tutto
FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] influenza di Gemisto. Un occulto "miracolo divino" glielo aveva impedito, di giorno in giorno, sprofondandolo in una sorta d'angoscia simile a quella provata da Girolarno per la sua ammirazione di Cicerone. Da questo stato di disperazione l'avrebbe ...
Leggi Tutto
DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] dava alla crisi una soluzione nihilistica, nella quale l'esistenza ha sempre la meglio sulla ragione ed è privata dall'angoscia per la morte di ogni stimolo all'azione anticipatrice della libertà. Tutto il contrario cioè di ciò che sul piano etico ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ernesto De Martino e l’antropologia
Marcello Massenzio
Il doppio sguardo dell’etnologo
L’atto di nascita di Ernesto De Martino (1908-1965) come antropologo e storico della cultura è Naturalismo e storicismo [...] apocalittica esemplare, il cui tratto distintivo risiede nella dissoluzione progressiva dell’ordine mondano, alla quale fa eco l’angoscia da spaesamento che afferra l’io narrante; l’insieme è sintomatico di una crisi esistenziale in cui si può ...
Leggi Tutto
Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] stati depressivi, mentre il rifiuto del sentimentalismo rappresenta un'attiva esplorazione della sfera della sofferenza e dell'angoscia, al fine di padroneggiarle meglio.Questi non sono che alcuni esempi fra un grande numero di modelli, sufficienti ...
Leggi Tutto
angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...