Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] la pretesa di ridurre il n. alla semplice negazione logica. Riprendendo il tema kierkegaardiano dell’angoscia, Heidegger sostiene infatti che l’angoscia rivela il n. come condizione essenziale della libertà e della stessa rivelazione dell’essere. Il ...
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KUHN, Helmut
Giovanni Crapulli
Filosofo tedesco, nato a Lüben, Slesia, il 23 marzo 1899; consegue a Berlino la libera docenza nel 1930 con la tesi Die Kulturfunktion der Kunst, pubblicata nel 1931. [...] nulla, negazione del senso e della realtà, è il momento di crisi necessario per passare dallo stato negativo dell'angoscia all'affermazione ontologica.
Tra le opere principali: Sokrates. Ein Versuch über Ursprung der Metaphysik (1934, 19592; trad it ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] piuttosto godimento. Lo si prova anzitutto nel produrre: per quanto sia tormentata la creazione, per quanto difficile l'impresa, l'angoscia o la pena non sono prive di piacere: uno sciopero è bello se è gioioso. Giocare col materiale significa far l ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] particolari, unisce nella credenza in un avvenire comune, mobilita con i suoi annunci o le sue promesse. Suscitata da un'angoscia, da un timore o da un trauma collettivo, ogni ideologia sbocca in un'escatologia. Rimane da chiedersi donde provenga, in ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] bensì arrivati, ma, in luogo della ‛salvezza', hanno prodotto una situazione di pericolo universale; in luogo della serenità, l'angoscia; in luogo della pace, modi più cruenti di conflitto. Si spiega così come l'atteggiamento di molti giovani d'oggi ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] centomila né in nessuno, perché si è smarrito dentro quell'uno che, in sé, non riesce più ad essere. L'angoscia dell'incertezza dei valori e l'incomunicabilità della ricerca si traducono nella volontà di godimento effimero ma immediato, che induce l ...
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Empatia
Lucio Pinkus
Gianni Carchia
In psicologia per empatia (termine derivato dal greco ἐν, "in", e -πάθεια, dalla radice παθ- del verbo πάσχω, "soffro", sul calco del tedesco Einfühlung), si intende [...] , a differenza che nell'empatia, io non godo di me stesso nell'oggetto artistico, bensì tento di sfuggire a un'angoscia interiore, a "un'immensa agorafobia spirituale" (trad. it., p. 36), dimenticando me stesso in una realtà quasi geometricamente ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] ", "si fa", ecc. Dallo stato di deiezione in cui l'essere è celato a sé stesso, l'"esserci" viene fuori attraverso l'angoscia che non è il timore di questa o quella cosa determinata, bensì il senso della nullità totale e fondamentale dell'essere del ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] che più radicalmente distingue Marx e la tradizione che l'ha seguito dai grandi sociologi 'borghesi'. Marx non avverte l'angoscia weberiana di fronte alla gabbia d'acciaio della razionalità formale che si espande in ogni ambito della società; non si ...
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Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] attacca violentemente anche la passione d’amore, che è considerata come una fonte di affanno e di angoscia dalla quale il buon epicureo dovrà tenersi prudentemente lontano.
Una nuova lingua poetica
Lucrezio, inventando qualcosa di sostanzialmente ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...