Clément, René
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913 e morto nel Principato di Monaco il 17 marzo del 1996. Al centro del suo cinema vi è la nozione di conflitto, [...] accentuazione contorta delle psicologie, testimoniano l'abilità di C. nel costruire ingranaggi drammaturgici capaci di trasmettere suggestione e angoscia, ma anche di comunicare la densità precisa di un ambiente e di un personaggio, il senso concreto ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] ne determina la percezione, indirizzandola sul piano emotivo (la lentezza può esprimere serenità, ma anche, in situazioni di tensione, angoscia, la velocità in genere è associata a un pericolo imminente, ma anche al sollievo). Esiste quindi un ritmo ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] tempo reale le due ore in cui Cléo attende l'esito delle analisi, passeggiando quasi macchinalmente e in preda a un'angoscia crescente per le vie di Parigi. Una promenade anche mentale che viene interrotta quando l'artista si sottopone nella sua casa ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] giovani protagonisti, ma fu negli anni Sessanta che una forte carica di erotismo disinibito e a volte caricato di violenta angoscia caratterizzò film come Tystnaden (1963; Il silenzio) di Ingmar Bergman, con un'impudica e insistita scena di coito, o ...
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Les contes des quatre saisons
Stefano Todini
Conte de printemps (Francia 1989, 1990, Racconto di primavera, colore, 112m); regia: Eric Rohmer; produzione: Margaret Ménégoz per Les Films du Losange; [...] , 1982) ritornano in questo film per esprimere il fascino della femminilità matura, della esperienza amorosa cercata sempre, ma senza angoscia, poiché l'amore può appagare ogni desiderio in qualsiasi stagione (dell'anno e della vita). In questo film ...
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Portogallo
Simona Fina
Cinematografia
Fino agli anni Ottanta (quando si è raggiunto un ritmo di produzione più regolare) in P. il cinema ha visto alternarsi periodi di quasi completa inattività ad altri [...] cui la rottura con l'artificiosità del cinema precedente risulta totale, e che si collocarono sul versante del cinema dell'angoscia e della frustrazione, trasformandosi in metafore del dolore di un piccolo Paese chiuso nel fascismo e nella povertà. I ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] qualunque prodotto in una fabbrica. Questa circostanza, come potrebbe non contribuire all'imbarazzo, a quella nuova angoscia che secondo Pirandello si impadroniscono dell'interprete di fronte all'apparecchiatura? Il cinema risponde al declino dell ...
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Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] , nascondigli e segreti. Dopo Henry James, nessuno aveva rappresentato ciò che è spettrale nell'universo con tanta intensità, angoscia e inquietudine. Ogni immagine si lascia dietro uno strascico di terrore. Dreyer comprese che la spettralità è il ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] di A. Lattuada (1946): i critici furono concordi nel sottolineare la sua bravura soprattutto nell'esprimere l'attonita angoscia del reduce piuttosto che la violenza delle imprese criminali del bandito che percorrevano la parte finale dei film da ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] visione zoomorfa fra le più suggestive mai realizzate ‒ unisce l'impatto spettacolare dell'immagine 'come vista da' un insetto all'angoscia che coglie lo spettatore nel vedere, con il personaggio, fino a che punto costui si è trasformato in una mosca ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...