Kierkegaard, Soren Aabye
S. Kierkegaard
1813
Nasce a Copenhagen
1841-42
Compie un viaggio a Berlino, dove assiste alle lezioni di Schelling
1843
Pubblica Aut-Aut e Timore e tremore
1844
Pubblica [...] Briciole di filosofia e Il concetto dell’angoscia
1846
Pubblica Postilla conclusiva non scientifica alle ‘Briciole di filosofia’
1855
Muore a Copenhagen ...
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struggere (istruggere)
Luigi Blasucci
Verbo adoperato da D. in poesia, ma assente nella Commedia. Nei testi sicuramente danteschi esso ricorre solo tre volte, nella locuzione ‛ s. il core ' (Vn XXXI [...] 15 58 Pianger di doglia e sospirar d'angoscia / mi strugge 'l core; Rime Cv 2 per novella pietà che 'l cor mi strugge), o anche, con uso intransitivo del verbo, ‛ s. nel core ': Vn VII 6 20 dentro da lo core struggo e ploro.
Entro la medesima ...
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Critico letterario e poeta cèco (Kolín 1883 - Praga 1938). Alla letteratura tedesca, che insegnò all'univ. cèca di Praga, dedicò numerosi studî (Zu Kleists Guiscardproblem, 1912; monografie, in cèco, su [...] Kleist, Heine e Nietzsche) e traduzioni (Faust, 1928). Un senso di angoscia e una ricerca costante di un punto d'appoggio caratterizzano le sue liriche (Ozářená okna "Finestre illuminate", 1915; Peřeje "Cateratte", 1931). ...
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perplessità In psicopatologia, lo stato di smarrimento interno, di incertezza, per cui le percezioni perdono di significato univoco e tutto diviene enigmatico e sospeso; si osserva soprattutto nelle fasi [...] iniziali della schizofrenia, dove può pervenire a intensi e sconvolgenti stati d’angoscia e a reazioni insensate. Va tenuta distinta dalla confusione mentale e dall’obnubilamento della coscienza. ...
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Sindrome psicotica acuta che esplode sul terreno dell’alcolismo cronico. È caratterizzata da sintomi somatici e psichici: i primi sono costituiti da tremori – onde il nome –, atassia, irrequietezza motoria; [...] i secondi consistono in allucinazioni, disturbi dell’attenzione e della fissazione, confabulazioni, incoerenza e angoscia. ...
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Pseudonimo del poeta italo-albanese Domenico Bellizzi (Frascineto 1918 - Bari 1989). Studiò al Collegio greco di Roma, fu parroco di Firmo. Si rivelò con la raccolta Zgjimet e gjakut ("Risvegli del sangue", [...] 1971). La spontaneità della sua ispirazione si andò progressivamente perfezionando in Ankth ("Angoscia", 1979) e Këngë arbëresce ("Canto italo-albanese", 1982). ...
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PSICHIALGIA (dal gr. ψυχή "psiche" e ἄλγος "dolore")
Ernesto Lugaro
Dolorabilità psichica caratteristica della melancolia (v.). La tonalità affettiva fondamentale dei melancolici è dolorosa: ogni avvenimento, [...] ogni notizia, ogni nuova impressione suscita un risentimento doloroso, che dal semplice tedio può giungere fino all'angoscia. Perciò i melancolici tendono spontaneamente a schivare, per quanto è possibile, i molteplici stimoli del mondo esterno; ed è ...
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Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si [...] consumano nell'interno rodìo che vi fan nascere l'angoscia del peccato e il bisogno dell'espiazione, il Christiansen affronta questo problema etico già nel romanzo d'esordio (Seiren, La vittoria, 1915) e lo approfondisce poi ulteriormente senza ...
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Integrazione
Renata Gaddini De Benedetti
Il termine integrazione indica genericamente il fatto di rendere pieno, perfetto, ciò che è incompleto o insufficiente. Viene impiegato in ambiti diversi e con [...] e poi dalle cure materne non è più assimilabile al Sé, dunque non è più fonte di sicurezza. In tal senso l'angoscia di non-integrazione sollecita l'integrazione; dà impulso all'organizzazione mentale di base e al suo compito di formare 'una prima ...
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affetti
All’origine del pensiero psicoanalitico, gli a. non avevano uno statuto concettuale distinto: Sigmund Freud tratta degli a. in termini di ≪carica affettiva≫, di generico corredo energetico della [...] – può non essere più ‘bene’ dopo il crocevia dell’Edipo; poiché è proibito, il desiderio diviene anzi ‘male’, fonte di angoscia e di colpa. È proprio il vincolo tra emozioni e idee che garantisce, oltre che l’accesso alla mentalizzazione, anche la ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...