Allucinogeni
Claudio Castellano
Gli allucinogeni, o droghe psichedeliche (rivelatrici della psiche), sono sostanze in grado di determinare l'insorgenza di 'allucinazioni'. Il termine è composto di allucin(azione) [...] seguito la presenza di uno stato euforico (loquacità, risa, necessità di muoversi), a cui si alternano stati di angoscia. Sono inoltre descritte la comparsa di visioni colorate, o di arabeschi, l'alterazione della sensazione del tempo, la sensazione ...
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RANDONE, Salvatore
Leonardo Spinelli
RANDONE, Salvatore (Salvo). – Nacque a Siracusa il 25 settembre 1906, secondogenito di Pasquale, funzionario statale di una famiglia della buona borghesia isolana, [...] italiano – dai cui organizzatori fu insistentemente ricercato per la sua sobrietà espressiva capace di rendere l’angoscia esistenziale della modernità – conservando tuttavia una marcata autonomia artistica e professionale. Se ne accorse Giorgio ...
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cerchio
Andrea Mariani
. Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze (novanta), quasi tutte nella Commedia e nel Convivio; in VE II X 2 è riportato l'incipit della canzone-sestina Al poco giorno (Rime [...] centesmo; in quest'ultimo passo non si può non vedere il valore stilistico dell'insistenza cerchio-cerchiar, che descrive l'angoscia dell'anima penitente che non può salire il monte ed è costretta a girare per la quarta cornice.
Infine, più spesso ...
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Some Like It Hot
Alessandro Cappabianca
(USA 1959, A qualcuno piace caldo, bianco e nero, 121m); regia: Billy Wilder; produzione: Billy Wilder per Mirisch/Ashton; soggetto: R. Thoeren, M. Logan; sceneggiatura: [...] assistono come testimoni, per quanto involontari. La loro paura di essere uccisi dai gangster diventerebbe dunque angoscia di castrazione del bambino indiscreto sorpreso dai genitori, sicché l'esorcismo simbolico contro questo pericolo non potrà ...
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Girardot, Annie
Clarice Cartier
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Parigi il 25 ottobre 1931. Affermatasi nel cinema con Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti, nel ruolo [...] un'ostentata sicurezza, che a volte, dietro uno sguardo, un gesto abbozzato, un sorriso accennato, lasciano affiorare l'angoscia latente. In seguito la G. lavorò in film di sicuro successo commerciale imponendosi come una delle poche attrici francesi ...
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Carfagno, Edward C.
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico statunitense, nato il 28 novembre 1907 e morto a Los Angeles il 28 dicembre 1996. Formidabile disegnatore, lavorò a lungo all'interno [...] e tormentati, che non esprimono tanto e solo il senso della potenza di Roma, quanto, semmai, lo sforzo, la tensione, l'angoscia di una corsa senza esclusione di colpi, il cui esito sarà mortale almeno per uno dei contendenti. C. dimostrò tuttavia di ...
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vegliare (vegghiare; vigilare)
Emilio Pasquini
1. La forma ‛ vegliare ' da vigilare attraverso il provenzale velhar, con scarse occorrenze presso D., in genere legate al piano fisico non diversamente [...] non dolce, sì come dormire lo die e vegghiare la notte, e andare indietro e non innanzi (si ricordi la profonda angoscia di D. di fronte allo stravolgimento della persona umana nella pena degl'indovini); III I 1 non solamente vegghiando, ma dormendo ...
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dolore
Marco Salvetti
Il campanello d'allarme dell'organismo
Il dolore è una sensazione sgradevole a livello fisico ed emozionale. È generalmente associato a un danno che si sta per verificare o si [...] , un insuccesso a scuola o sul lavoro si provano sensazioni di dolore. Il dispiacere può provocare malumore, infelicità, amarezza, angoscia. Questi stati d'animo sono parte della normale esperienza di vita di tutte le persone e sono in genere ...
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debole (debile)
Beatrice Guidi
Nel senso proprio di " fiacco ", " spossato ", in opposizione a ‛ forte ', ‛ vigoroso ', in Vn IV 1 onde io divenni in picciolo tempo di sì fraile e debole condizione, [...] Perch'i' no spero 37 " Tu, voce sbigottita e deboletta / ch'esci piangendo de lo cor dolente ". Detto del sonno, vale " leggero ", " poco profondo ", in Vn III 7 onde io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere. ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] flusso delle cose, sentendovi in primo luogo l'inevitabile dissoluzione di ogni realtà. Ciò corrisponde, del resto, alla viva angoscia che lo assale di fronte al problema della morte, e che lo ravvicina sentimentalmente al platonismo, non del tutto ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...