Nacque da ser Francesco dei Sighibuldi e da Diamante di Bonaventura, in Pistoia, quasi certamente nel 1270, da famiglia magnatizia. Per cinque anni fu alla scuola di grammatica di Francesco da Colle, poi [...] vena di tenerezza, successione di belle immagini. Certo C. fu sottile psicologo e seppe benissimo rappresentare il dolore, l'angoscia, il tedio, la paura della morte; ed è questa, senza dubbio, la parte migliore del suo canzoniere.
Come giurista ...
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Mutis, Álvaro
Ines Ravasini
Scrittore colombiano, nato a Bogotá il 25 agosto 1923. Dopo aver trascorso l'infanzia in Belgio, dove suo padre era diplomatico, fece ritorno in Colombia e frequentò il liceo [...] All'uomo non resta nulla se non la consapevolezza che il suo impulso a lottare sfocerà in un gesto vano; da tale angoscia emerge la cognizione dell'illusorietà che domina l'esistenza e la poetica della disperanza. Il poeta è colui che non può guarire ...
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PICASSO, Pablo Ruiz (XXVII, p. 148)
Corrado MALTESE
Liquidando l'"epoca antica" verso il 1923, P. si libera definitivamente anche delle schematizzazioni geometriche del cubismo "analitico" e "sintetico" [...] del continuo risolversi, attraverso la pittura, di quella coscienza della realtà in una denuncia spietata e drammatica, ma senza angoscia e senza esitazioni. Del periodo più recente sono anche numerosissime sculture (la Testa di morto in bronzo, 1941 ...
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MAHLER, Gustav
Guido Maria Gatti
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Kaliště (Boemia) di famiglia ebrea il 7 luglio 1860, morto a Vienna il 18 maggio 1911. Frequentò il conservatorio di Vienna, [...] oscuro pessimismo che non riesce a trovare placamento nell'espressione, e che perciò dà quasi a ogni pagina un senso d'angoscia: è la tragedia dell'artista in quanto artista: l'impotenza a risolvere la crisi sentimentale nella forma. Allorché poi il ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] a intervalli più o meno regolari, di modo che anche l'attesa tra una sessione e l'altra sia fonte di angoscia e terrore.
Perché si tortura
Secondo molti la tortura è un mezzo estremamente efficace per costringere qualcuno a fornire informazioni. Si ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] Sergio Amidei e Alberto Consiglio, cui si aggiunse Federico Fellini in fase di sceneggiatura) l’idea di raccontare questo clima di angoscia e di attesa. Si iniziò a girare il film nella notte tra il 17 e il 18 gennaio 1945, tra grandi difficoltà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] e raffinate come l’ellenismo, la tarda romanità e il rococò, l’indugio sullo sfiorire di creature umane ed edifici, l’angoscia che conduce Baudelaire a vedere “tutto pieno di vago orrore, che porta non sai dove”, il culto di una “bellezza remota ...
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Allucinazione
Salvatore Mazza
L'allucinazione (dal latino alucinatio, derivato da alucinari, "vaneggiare, delirare") indica lo stato psichico in cui un individuo percepisce come reale ciò che è immaginario. [...] mondo irreale, delirante, in cui il paziente può proiettare sull'altro le parti folli del Sé, con conseguente produzione di angoscia per le eventuali ritorsioni che l'altro può mettere in atto. Vivere all'interno dell'oggetto significa non essere in ...
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Mercurio
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Maia, Ermes - in cui i Romani ravvisarono il loro M. - nacque in Arcadia sul monte Cillene (onde è detto Arcade e Cillenio); [...] messaggero di Giove agli Inferi (Dal volto rimovea quell'aere grasso, / menando la sinistra innanzi spesso; / e sol di quell'angoscia parea lasso; cfr. Theb. II 2-3 " undique pigrae / ire vetant nubes et turbidus implicat aer ", e 56-57 " infernaque ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È in Germania alla fine del Settecento che la filosofia di Spinoza riemerge pubblicamente [...] opposta alle nozioni più evidenti del nostro spirito”, il cui drammatico esito è che uomo e divinità risultano gettati in un’angoscia senza fine non avendo più nulla a cui appigliarsi. Si pongono così le basi per un tenacissimo luogo comune, anche ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...