Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] cuore e intingono il loro pane nel suo sangue: negli ultimi anni del '500 e nei primi decenni del '600 la vera angoscia dei Veneziani che vanno per mare, o che al mare comunque affidano le loro fortune economiche, sono questi terribili pirati che ...
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cammino
Andrea Mariani
Il sostantivo è usato spessissimo da D., soprattutto nella Commedia (37 volte) e nel Convivio (25 volte), ma compare anche nelle altre sue opere in volgare, dalle Rime alla Vita [...] ", o meglio " il viaggiare " di D., soggettivamente; il che trova conferma nel valore di pietate, che equivale all'" angoscia... derivante dalla contemplazione di tanti dolori " (Sapegno).
In Pg XI 109 Provenzan Salvani del cammin sì poco piglia ...
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coazione a ripetere
Tendenza incoercibile, del tutto inconscia, a porsi in situazioni penose o dolorose, senza rendersi conto di averle attivamente determinate, né del fatto che si tratta della ripetizione [...] dello spavento, dovuto alla mancanza del tempo necessario per sviluppare l’angoscia, che rappresenta una vera e propria preparazione psichica al pericolo. L’angoscia che accompagna i sogni ripetitivi dei traumatizzati rappresenterebbe, quindi, il ...
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zanca
Alessandro Niccoli
Questo sinonimo di " gamba " è " un termine venuto dalla lingua zingaresca " (Pagliaro, Ulisse 259 n. 6; il Sacchetti l'adopera in un passo di sapore proverbiale: " E 'l vestir [...] risalita verso l'alto, si capovolge faticosamente restando attaccato ai peli di Lucifero: XXXIV 79 lo duca, con fatica e con angoscia, / volse la testa ov' elli avea le zanche (e sarà meglio intendere le gambe di Lucifero, come precisano il Chimenz e ...
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Zemeckis, Robert
Giona Antonio Nazzaro
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a Chicago il 14 maggio 1952. È giunto all'attenzione del grande pubblico con la trilogia inaugurata da Back [...] degli anni Ottanta, ma anche una delle sue opere più personali: le scorribande temporali del protagonista tematizzano infatti un'angoscia-desiderio di riscrittura della storia. Tre anni dopo Z. ha diretto Who framed Roger Rabbit? (1988; Chi ha ...
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Pittore e incisore, nato a CharentonSaint-Maurice il 25 aprile 1798, morto a Parigi il 13 agosto 1863. Ricevuta al liceo una buona preparazione umanistica, allievo senza successo del Guérin nel 1816 e [...] nell'harem il gineceo, nell'arabo avvolto dal burnus il romano togato.
La terza fase è segnata dalle grandi tele ove l'angoscia umana s'ammanta di splendore: l'Entrata dei Crociati a Costantinopoli (1841, Louvre) simile a un antico tappeto d'Oriente ...
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LEVI, Primo
Alessandra Briganti
Scrittore, nato il 31 luglio 1919 a Torino dove si è laureato in chimica. Nel 1943 venne catturato dai nazisti e nel marzo del 1944 deportato ad Auschwitz. Liberato nel [...] del documento cede a un più vario e mosso comporsi della narrazione su una gamma di tonalità che va dall'angoscia e dall'ossessione del ricordo percepito come tuttora operante, a un alleggerimento tra comico e ironico della drammaticità degli eventi ...
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STRACHWITZ, Moritz Karl Wilhelm Anton
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Peterwitz presso Frankenstein (Slesia) il 13 marzo 1822, morto a Vienna l'11 dicembre 1847. Discendente da un'antica famiglia comitale, [...] in un unico quadro, in cui l'anima del morente poeta e l'anima di Venezia palpitano e tremano nella stessa angoscia dell'ora estrema.
Ediz.: Gedichte, a cura di K. Weinhold, con introduzione, 8ª ed. Breslavia 1891; Sämtliche Lieder und Balladen, a ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] più che un pretesto, governato invece dalla logica fantastica del sogno. In genere, l'incubo culmina in un picco d'angoscia, scatenante una violenta crisi di panico, che determina il risveglio. I personaggi di Vampyr (e lo spettatore con essi) sono ...
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CAIRO (del Cairo), Pier Francesco
Giovanna Grandi
Nacque in Santo Stefano in Brivio, presso Varese, il 26 sett. 1607, da Pietro Martino. La famiglia si trasferi poi, per poco tempo, a Varese, e non [...] (Testoni, 1952). Sembrerebbero frutto di esperienze tragicamente vissute durante la peste milanese del '30, traducenti in pittura l'angoscia e la tragedia di quei giorni.
Fu forse proprio allo scoppio della pestilenza che il C. fuggì da Milano ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...