Scrittore serbo (Ponikve, presso Topusko, Croazia, 1893 - campo di concentramento ustascia di Jasenovac 1944). Vasta la sua attività di pubblicista e di editore di classici marxisti; come scrittore deve [...] alla sua iniziale appartenenza al movimento espressionista l'opera sua migliore: Čudne siluete ("Strane silhouettes", 1927), racconti grotteschi che raffigurano, in uno stile ermetico e ricco di immagini, l'angoscia di una società senza speranza. ...
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ambascia
La parola, di etimo incerto, ha l'accezione primaria di " affanno ", " difficoltà di respiro " (v. Pagliaro, Ulisse 329; in fra Giordano è attestato un ‛ ambasciare ' nel senso, pare, di " ansimare [...] fortemente ambasciava " [Crusca5; Tommaseo, Dizion.). Da tale accezione deriva l'altra, traslata, di " oppressione dell'animo ", " angoscia ", " forte afflizione ".
In D. è presente solo nella Commedia, in quattro luoghi, due dell'Inferno, uno del ...
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ṬŪQĀN, Fadwa
Francesco Gabrieli
Poetessa araba palestinese, nata a Nāblus nel 1920. Fu iniziata alla vita letteraria dal fratello Ibrāhīm (1905-41), valente poeta egli stesso, cui ella dedicò alla sua [...] e ricordi. La sua prima raccolta poetica (Waḥdīma‛a l-ayyām, "Sola nel tempo", 1952) esprimeva essenzialmente l'angoscia di un'esistenza povera di affetti; mentre le successive raccolte di versi (Wagiadtuhā, "L'ho trovata", 1967; A ‛ṭināḥubban ...
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Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] da una sorta di 'disperato ottimismo', da un lato risolto in un'intensa gioia creativa capace di riscattare l'angoscia e la frustrazione dell'esistenza quotidiana, dall'altro calato nell'osservazione accorata, attenta e partecipe del dolore del mondo ...
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anonimia
Dal gr. ἀνωνυμία «mancanza di nome». Designa uno dei termini fondamentali dell’esistenzialismo, particolarmente di Heidegger (➔). Questi lo descrive come lo stato dell’esistenza «inautentica» [...] , vivendo la vita del si (ted. man; fr. on) impersonale e neutro. Da questo stato di dispersione il singolo emergerebbe, conquistando il proprio essere «autentico» (Eigentlichkeit), attraverso l’angoscia (➔ angoscia e autentico/inautentico). ...
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Pensatore (Königsberg 1730 - Münster 1788). Influenzati dal pietismo, i suoi temi nodali si concentrano nell'interpretazione della Scrittura e in un senso profondo dei valori dell'evoluzione storica e [...] , per es., la sua valutazione del carattere prelogico del linguaggio. H. fu un precursore: diversi suoi temi (il senso dell'angoscia, la fede come scandalo della ragione, ecc.) si ritrovano in Kierkegaard, che lo ammirò e citò nei suoi scritti.
Vita ...
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Poeta e drammaturgo sloveno (Lubiana 1930 - ivi 1987). Nei suoi versi, ricchi di assonanze, ha espresso la crudele assurdità dell'esistenza attraverso immagini ispirate alla mitologia e alla fiaba (Mozaiki [...] "Odisseo", 1963; Zvezde "Stelle", 1965; Želod "Ghianda", 1972; Vesolje "Cosmo", 1983). I suoi drammi (Samorog "Unicorno", 1967; Ljudožerci "Antropofagi", 1972) rappresentano in modi simbolici e grotteschi l'angoscia dell'uomo di fronte alla morte. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Céline, scrittore francese celebre per il romanzo Viaggio al termine della notte, esprime [...] della prima guerra mondiale, alla quale partecipa come volontario, per descrivere poi nel Carnet du cuirassier Destouches l’angoscia del nulla: “Spesso ho pianto, preso da un’immensa disperazione, malgrado i miei diciassette anni; ho sentito di ...
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Psicanalista (Amburgo 1885 - New York 1952), stabilitasi nel 1932 negli USA. Già seguace di Freud, ha dato rilevanti contributi alla revisione e agli sviluppi della teoria psicanalitica nella fase post-freudiana. [...] i suoi comportamenti commisurati ai modelli ambientali e culturali. La nevrosi è considerata dalla H. come difesa dall'angoscia; l'angoscia di base dipenderebbe dalla carenza di calore, di protezione e di amore vissuta nell'infanzia: al complesso ...
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Termine coniato da P. Janet per indicare una particolare varietà di psiconevrosi attribuita, essenzialmente all’indebolimento della tensione psichica. A partire dagli ultimi decenni del 20° sec., la concezione [...] autonoma è diventata molto problematica, anzi da molte scuole non è più accettata; i casi che in passato venivano diagnosticati come p. sono oggi considerati prevalentemente nell’ambito della nevrosi d’angoscia o delle patologie di tipo compulsivo. ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...