– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] chi sfoglierà queste pagine [...]: il connubio fra politica e letteratura, molto più sensibile nei paesi latini che in quelli anglosassoni o nordici. I predicatori di grandiose rivolte o di radicali riforme di cui si fa cenno in questo libro sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le colonie australi di insediamento dell’Impero britannico, Australia e Nuova Zelanda, [...] urbani, originando la divisione etnica che caratterizza la colonia: i boeri, gli africani, schiavi o liberi, e gli anglosassoni che rivendicano la loro superiorità razziale rispetto agli altri gruppi. Ulteriore fattore di divisione con i boeri è l ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] figura dell'agente segreto tracciando una consistente autonomia dal legame con la letteratura (l'influenza sul cinema di maestri anglosassoni del genere come E. Ambler e G. Greene, è, in fondo, piuttosto occasionale) è stato senza dubbio Hitchcock ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'eta carolingia in Francia, Germania e Italia
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attività edilizia di Carlo Magno, [...] a una linea sussultante e ossessiva, secondo un gusto visionario che godrà in seguito di grande fortuna nei territori anglosassoni. Per ragioni di concordanza stilistica viene attribuito allo stesso periodo e al medesimo scriptorium di Reims anche il ...
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FERRI, Domenico
Amalia Pacia
Nacque a Selva Malvezzi (ora frazione di Molinella, in provincia di Bologna) il 16 apr. 1795da Giovanni e Giovanna Gulini. Capostipite di una famiglia di scenografi e pittori, [...] passione del re per la caccia, lo stile caratteristico della villa di campagna, esemplificata su modelli spiccatamente anglosassoni e francesi.
Nelle altre ville fiorentine prevalse ancora di più il concetto di dimora borghese, intesa come ...
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storicismo
Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec. fino agli anni fra le due guerre mondiali, ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e [...] -45 (trad. it. Miseria dello storicismo) segna una linea netta di demarcazione rispetto al passato, innanzitutto nei paesi anglosassoni, ma poi, gradualmente, in tutti i paesi europei: l’accusa di un legame essenziale fra s. e totalitarismo gettava ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per diritto generalmente si intende il complesso di regole che, chiamate norme giuridiche [...] sanzione è andata sempre più indirizzandosi verso la detenzione, nonostante alcune fasi altalenanti soprattutto nei Paesi anglosassoni, che hanno, intorno alla metà del secolo, sperimentato più approfonditamente alcune misure tendenti, più che alla ...
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SVEZIA
A. Andrén
Musei di antichità. -
Lidingö. - Millesgården. - La collezione composta principalmente di sculture greche e romane acquistate per lamaggior parte a Roma dallo scultore svedese Carl [...] e un gran numero di monete d'argento del periodo dei Vichinghi (dal IX al XII sec.), specialmente monete arabe, tedesche e anglosassoni, in parte anche bizantine e franche.
Le collezioni del museo sono esposte in tre piani: il pianoterra comprende la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quello che noi chiamiamo meraviglioso o fantastico è per i medievali una delle dimensioni del soprannaturale, [...] monstrorum, un repertorio in due libri (i “mostri” e le “belve”) di creature prodigiose scritto probabilmente da un autore anglosassone nell’VIII secolo e trovato nel 1829 in un codice di favole fedriane e successivamente in altri tre manoscritti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le realistiche descrizioni della prima raccolta, Gente di Dublino, assumono una prospettiva [...] della Maternità in Holles Street, sono ricreati con intento parodico la nascita e lo sviluppo della lingua inglese dalle origini anglosassoni fino al contemporaneo americano.
Se, come ha detto l’anglista Giorgio Melchiori, l’Ulisse “è l’epica del ...
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anglosassone
anglosàssone agg. [comp. di anglo- e sassone; ingl. anglo-saxon]. – 1. Degli Anglosassoni, nome con cui si designano complessivamente le tribù germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Iuti che, dalle regioni continentali dell’Elba...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...