Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] idea di un Cinéma vérité si diffuse tra alcuni autori della Nouvelle vague. Sguardi molteplici. ‒ Fu soprattutto negli ambienti anglosassoni e statunitensi che l'a. v. si sviluppò nel corso dell'ultimo trentennio del Novecento. Gli atti della sezione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’emergere della bioetica, nella seconda metà del Novecento, è stata conseguenza del fallimento [...] convenzioni sociali. Come conseguenza della crisi economica degli anni Settanta, che mette in discussione nei Paesi anglosassoni i presupposti etici dell’assistenza sanitaria secondo il welfare state, il dibattito bioetico si apre alla riflessione ...
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MORANDI, Carlo
Mauro Moretti
MORANDI, Carlo. – Nacque a Suna, oggi frazione di Verbania, il 6 marzo 1904, da Eugenio Ambrogio, farmacista, e da Maria Carolina Cambieri.
Il padre, che lo stesso Morandi [...] opuscolo, Guerra per l’Europa, nel quale si presentava, nella prospettiva dell’Asse, l’Europa minacciata dalla «pressione delle forze anglosassoni ad ovest e bolsceviche ad est» (Roma 1943, p. 7).
Dopo l’8 settembre Morandi si trasferì con la madre ...
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MATTEINI, Teodoro
Carolina Brook
– Nacque a Pistoia il 10 maggio 1754, da Ippolito e da Anna Marraccini (Gori Bucci, 2006, p. 3: a questa monografia si fa riferimento, se non altrimenti specificato, [...] con Antonio Canova e Angelica Kauffmann. Quest’ultima stimolò ulteriormente nel M. la predilezione per il ritratto naturalistico di gusto anglosassone che a Roma già faceva riferimento a Batoni.
Nel 1786 il M. riscosse il primo successo romano con il ...
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Sci
Piero Mognoni
Il termine sci (dal norvegese ski) indica sia gli attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica ‒ un tempo di legno, oggi perlopiù di metallo e materiale [...] , con valori di picco ancora più elevati. Da meno di un decennio gruppi di ricercatori austriaci, tedeschi e anglosassoni hanno incominciato a misurare le forze verticali esercitate sullo sci. Inoltre è stato possibile implementare le misure con ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] Laurence Gomme, Max Müller, Andrew Lang, Theodor Benfey, e prendendo in specie a esempio il lavoro delle Folklore Societies anglosassoni. L’etichetta demopsicologia non fu però fortunata: il ministero non la riconobbe mai e Pitrè non poté accedere al ...
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La burocrazia
Guido Melis
1. È stato il sociologo K.A. Wittfogel a suggerire (1957) l’ipotesi che l’origine remota delle burocrazie vada collocata nel mondo antico, quando si pose, in particolare nelle [...] un posto di rilievo nell’ambito delle forze lavoro di tutti i Paesi economicamente avanzati, ivi compresi quelli anglosassoni (molta parte ebbero, in questa crescita, le politiche di welfare, via via adottate dai principali Paesi capitalistici al ...
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PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] p. 338).
Sulla base della vasta rete di giovani collaboratori e di contatti con le migliori scuole sociologiche del mondo, soprattutto anglosassoni, nel 1959 fondò la Rassegna italiana di sociologia, che ebbe sede dapprima a Firenze poi a Roma e, dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Shoah è un termine utilizzato per definire il genocidio perpetrato dai nazisti ai danni [...] sistema concentrazionario, ma gli obiettivi bellici e ragioni di politica interna hanno indotto soprattutto i Paesi anglosassoni al silenzio. Israele, infine: i silenzi della comunità ebraica in Palestina ( yishuv), maggiormente intenta a perseguire ...
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GIACOMELLI, Angelo
Andrea Proietti
Giovanni Biadene
Nacque a Trivignano Udinese il 19 apr. 1816. Nel 1823 il padre Luigi, imprenditore, si trasferì con la famiglia a Treviso, dove per il rilievo sociale [...] potuto trovare applicazione solo su ristretti territori; ci si limitava pertanto a importare i modelli stranieri, specie anglosassoni, sui quali, al più, effettuare qualche adattamento.
Dell'impegno industriale rivolto all'agricoltura del G. sono ...
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anglosassone
anglosàssone agg. [comp. di anglo- e sassone; ingl. anglo-saxon]. – 1. Degli Anglosassoni, nome con cui si designano complessivamente le tribù germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Iuti che, dalle regioni continentali dell’Elba...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...