Virus
Giovanni Rezza
Il termine 'virus' proviene dal latino e significa 'veleno'. I virus sono formazioni biologiche elementari, le più piccole e semplici strutture biologiche presenti in natura, alle [...] ricordato come lo scopritore dei virus. Nel 1898, Friedrich Löffler e Paul Frosch riprodussero l'afta epizootica (nota agli anglosassoni come foot and mouth disease) in bovini sani, mediante inoculazione di linfa aftosa di bovini malati, e Giuseppe ...
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FRANSONI, Luigi
Giuseppe Griseri
Nacque a Genova il 29 marzo 1789 dal marchese Domenico e da Battina Carrega.
Nel 1797, in seguito all'occupazione francese di Genova, la famiglia si trasferì dapprima [...] istituzioni fossero affidate a una corporazione religiosa. Il F. non si ritenne soddisfatto: la loro origine dai paesi anglosassoni gli aveva fatto sorgere il sospetto che fossero compenetrate di spirito protestante. E nella stessa accusa finì per ...
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Ricerca archeologica. Lo scavo subacqueo
Edoardo Tortorici
L'esigenza di estendere il campo di indagine al mondo subacqueo è presente già nella cultura erudita e antiquaria dei secoli XV e XVI. Fin [...] archeologico subacqueo. Ulteriori contributi innovativi vennero forniti nel decennio successivo da alcuni importanti scavi condotti da ricercatori anglosassoni (G.F. Bass, F.H. van Doorninck). In tali cantieri (Capo Gelidonya, 1960; Yassi Ada I ...
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CAREGARO NEGRIN, Antonio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza, il 13 giugno del 1821, da Domenico e dalla seconda moglie, già vedova Quartesan, Maddalena Negrin, cognome aggiunto al proprio dal marito per [...] e Rinascimento, con risultati a volte discutibili, sempre però vigilati da una sobrietà non estranea a suggestioni anglosassoni, nei parchi, abilmente sfruttando lo spazio spesso ristretto, esprime senza riserve il più fascinoso pathos romantico: da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I moti politici e rivoluzionari alla fine del XVIII secolo assumono una funzione propulsiva [...] di Cadice del 1812 per la Spagna e quella del Regno di Sicilia del 1813 che risentono maggiormente degli influssi anglosassoni. La Costituzione belga del 1831 introduce per la prima volta una serie di poteri attribuiti alle Camere, riguardanti la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il pluralismo giuridico
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dai monarchi dei regni romano-barbarici agli eredi degli imperatori [...] le tradizioni giuridiche dei Longobardi. Nella stessa direzione, a partire dal VII secolo, operano i sovrani anglosassoni, distinguendo la propria produzione normativa da quella continentale per l’impiego della lingua volgare. Nei regni visigoti ...
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PIRANI, Quadrio Ferruccio
Giovanni Duranti
PIRANI, Quadrio Ferruccio. – Nacque a Jesi, nell’Anconetano, il 25 gennaio 1878 da Oreste e da Stumera Fazi. Venne iniziato all’arte del costruire dal padre, [...] Giovannoni, l’impianto urbano della città-giardino Aniene (l’attuale quartiere di Montesacro), articolandolo, secondo i principi anglosassoni, in conformità con la struttura orografica del luogo.
A partire dall’anno successivo avviò l’edificazione di ...
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CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] di discussioni e polemiche soprattutto tra gli autori italiani, che la attribuiscono a Colombo e a Cesalpino, e quelli anglosassoni, secondo i quali tale merito spetta invece a Harvey. La disputa si è trascinata per lungo tempo, indubbiamente con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Greco di origini, ma nato e vissuto ad Alessandria d’Egitto, Costantinos Kavafis [...] Forster, suo corrispondente e amico per oltre vent’anni, nonché responsabile della diffusione della sua opera in ambiente anglosassone. È proprio grazie a Forster che questo “greco di periferia” – secondo la definizione di Eugenio Montale – conosce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] da grande apertura per i contatti con le terre al di là del Baltico, ma anche con i regni dell’Inghilterra anglosassone e con i Franchi. Queste nuove entità centralizzate, dotate di forte capacità militare e grande spirito d’iniziativa commerciale e ...
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anglosassone
anglosàssone agg. [comp. di anglo- e sassone; ingl. anglo-saxon]. – 1. Degli Anglosassoni, nome con cui si designano complessivamente le tribù germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Iuti che, dalle regioni continentali dell’Elba...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...