Nome d'arte del cantautore italiano Adelmo Fornaciari (n. Roncocesi, Reggio nell'Emilia, 1955). Vinse come cantante solista il festival di Castrocaro nel 1981, dedicandosi in seguito all'elaborazione di [...] Ha collaborato con P. Young e L. Pavarotti, e ha conseguito una certa notorietà anche in Francia e nei paesi anglosassoni. Dei suoi lavori successivi si ricordano: Rispetto (1986); Blue's (1987); Miserere (1992); Spirito DiVino (1995); la raccolta di ...
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Claval, Paul
Claval, Paul. – Geografo francese (n. Meudon 1932), professore presso l’Università di Besançon (1970-1972), di Parigi XIII (1972-1973) e di Parigi IV (1973-1998, poi professore emerito). [...] e i metodi della geografia umana, accogliendo tra i primi le sollecitazioni quantitative e modellistiche provenienti dai paesi anglosassoni; la storia del pensiero geografico; le questioni di geografia economica, dalle quali scaturisce un’innovativa ...
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Figlio (n. 933 - m. Fécamp 996) di Guglielmo Lungaspada; successo al padre (943), poté respingere il re Luigi IV d'Oltremare, che voleva riunire il ducato alla corona di Francia, col soccorso del re danese [...] futuro re Ugo Capeto. Gli successe il figlio Riccardo II detto il Buono (m. Fécamp 1027), che, vittorioso contro gli Anglosassoni e alleato dei re di Svezia e Danimarca, portò lo stato normanno all'apogeo della sua potenza, domando anche una rivolta ...
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Scrittrice inglese (Londra 1904 - Versailles 1973). Dopo alcuni romanzi di scarso successo, si impose con The pursuit of love (1945) cui seguirono, tra gli altri: Love in a cold climate (1949); The blessing [...] Federico il Grande (1970) e ha pubblicato un volume di saggi (The water beetle, 1963). Appartiene alla linea di romanzieri anglosassoni capaci di fornire al lettore un racconto ben costruito, ricco di trovate e di uno spirito che non scade mai nella ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] , come tendenza a un fine, anche se non consapevole: nel quale ultimo senso, più comprensivo, alcuni psicologi e filosofi anglosassoni hanno preferito il termine conazione (Stout). Ma in tal senso si può parlare, anche, di volontà tanto come di una ...
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GILDA
Gino Luzzatto
. Il nome di gilda, di origine ed etimologia incerta (probabilmente dall'anglosassone gylta "sacrificio") è uno dei numerosissimi termini con cui nel Medioevo s'indica il fenomeno, [...] trattato nella sua parte generale, se nei paesi del N. e del NE. di Europa (specialmente nei paesi fiamminghi, anglosassoni e scandinavi), dove il termine gilda è stato più frequentemente usato, non si manifestassero nella vita e nelle funzioni delle ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] ventennio finale del 19° sec., e ben distinto da quello dei Symbolistes, pur in parte da esso scaturito; nei Paesi anglosassoni Decadence suona come sinonimo di Aestheticism, di Fin de siècle, ed è spesso sostituito dalla formula The 1890s, gli anni ...
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Societa delle nazioni
Società delle nazioni
Organizzazione internazionale istituita dalle potenze vincitrici della Prima guerra mondiale allo scopo di mantenere la pace e sviluppare la cooperazione [...] statunitense T.W. Wilson, che si fece interprete delle tesi internazionaliste e pacifiste sostenute in partic. nei Paesi anglosassoni. La S.delle n. operò a partire dal 1920. I membri permanenti variarono di frequente a causa delle travagliate ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] e diffusa è il Pidgin-English.
La fase più antica dell’i. è rappresentata dalla lingua e dai dialetti anglosassoni, in cui sono presenti notevoli influssi scandinavi. Su questa base germanica, sovrappostasi al sostrato celtico di cui quasi nessuna ...
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Cramer
Cramér Cari Harald (Stoccolma 1893 - 1985) chimico e matematico svedese. Docente di matematica all’università di Stoccolma, si occupò di teoria dei numeri; essendo anche consulente di una compagnia [...] assiomatico alla probabilità di A. Kolmogorov sia ai metodi di statistica inferenziale nel frattempo introdotti dagli statistici anglosassoni e statunitensi, contribuì a dare a tali metodi una più solida base teorica. La sua opera principale ...
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anglosassone
anglosàssone agg. [comp. di anglo- e sassone; ingl. anglo-saxon]. – 1. Degli Anglosassoni, nome con cui si designano complessivamente le tribù germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Iuti che, dalle regioni continentali dell’Elba...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...