puritanesimo
Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo [...] in cui nacque il p. fu quello dei processi di riassetto della nuova Chiesa nazionale d’Inghilterra, frutto dello scisma anglicano (1534), atto di nascita di una nuova figura di monarca. A partire da Enrico VIII il sovrano era divenuto primate ...
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Matematico e teologo (Cork 1819 - Dublino 1904). Compì gli studî superiori nel Trinity College di Dublino, nel quale passò poi tutta la vita, prima come lecturer di teologia (1845-48) e di matematica (1848-66), [...] delle 4 tangenti condotte a una cubica piana generale da un suo punto qualunque. Come teologo, S. fu un anglicano incline al protestantesimo e come tale avversò il "movimento di Oxford"; ebbe una parte importante nella riorganizzazione della Chiesa ...
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TUTU, Desmond Mpilo
Ecclesiastico sudafricano, della Chiesa anglicana, nato a Klerksdorp (Transvaal) il 7 ottobre 1931. Ha posto al centro della sua attività pastorale e della sua predicazione in Sudafrica [...] dai neri sudafricani nel combattere contro l'apartheid con metodi non violenti. Vescovo di Johannesburg (1985) e primate anglicano in Sudafrica (1986), T. ha continuato a svolgere, dopo l'uscita del paese dal segregazionismo, un importante ruolo ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] , essi risultano tutti, in via di principio, sufficienti per l'ordinazione; tuttavia, esaminando, in via di fatto, l'Ordinal anglicano, esso appare al G. difettoso riguardo all'intenzione e insufficiente riguardo ai riti. La sua conclusione è che le ...
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BRANDOLINI, Marcantonio
Umberto Coldagelli
Figlio di Brandolino e di Elisabetta Malatesta, discendente da una antica famiglia di feudatari del castello di Valmareno, nel Trevigiano, fu titolare dell'abbazia [...] Santa Sede e nella vertenza confluirono i più vari risentimenti: per l'ospitalità concessa da Venezia all'ambasciatore anglicano Wotten, per l'aggravarsi della pressione fiscale sul clero in seguito alle nuove necessità militari della Repubblica, per ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] di ben altra tempra del Neff.
Charles Bekwith, canadese, colonnello dell’esercito di Sua Maestà britannica mutilato a Waterloo, anglicano e ‘risvegliato’, non rimase un mese soltanto, ma venne e tornò ogni anno dal 1827 al 1834, quando decise ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] assai contestata ai suoi tempi, fondò a Corfù, che era allora protettorato britannico, una Chiesa italiana orientata al modello anglicano; la sua partenza per Malta, avvenuta poco dopo, segnò però il fallimento di questo tentativo49. A Malta, base di ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] 12 marzo 1994, sono state più di mille le donne ordinate nei mesi successivi (oggi il 10% circa del clero anglicano è femminile).
Assai più problematica e controversa è invece una questione posta con forza dalle diverse teologie femministe in pieno ...
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GIOVANNI XXIII (App. III, 1, p. 761)
Giovanni Caprile
XXIII Gli ultimi due anni e mezzo del pontificato giovanneo furono contrassegnati soprattutto dall'attuazione del Concilio. Visitò tutte le commissioni [...] mancarono sinceri segni di stima verso i fratelli separati e verso le Chiese ortodosse; all'incontro col primate anglicano lord Fisher (2 dicembre 1960) tennero dietro numerose udienze a esponenti autorevoli di comunità ecclesiali non cattoliche e ...
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WOLSEY (o, com'egli firmò, Wulcy), Thomas
Alberto Pincherle
Cardinale e politico inglese, nato a Ipswich tra il 1471 e il 1475, più probabilmente nel 1472-73; morto nell'abbazia di Leicester il 29 novembre [...]
Nel concetto cattolico, soprattutto per i contemporanei, egli fu l'autore primo e il vero responsabile dello scisma anglicano; per la maggioranza degli storici inglesi, il fondatore della politica estera inglese, fondata sul concetto dell'equilibrio ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.