Teologo inglese (Little Horsted, Sussex, 1795 - Firenze 1838), uno dei patrocinatori del movimento di Oxford. Dopo un viaggio in Germania, in una serie di conferenze raccolte poi in un volume (The state [...] le tendenze razionalistiche della teologia protestante tedesca. Il libro fu aspramente criticato in Germania; in Inghilterra il teologo anglicano E. Bouverie, detto Pusey, prese la difesa dei teologi tedeschi. Nel 1832 fondò il British Magazine, che ...
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Tommaso Moro, santo
(propr.Thomas More) Politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478-ivi 1535). Membro del Parlamento (1504), ricoprì varie cariche politiche e nel 1529 divenne cancelliere del regno, [...] la scelta del monarca di divorziare da Caterina d’Aragona. Quando il re impose l’Atto di supremazia che sanciva lo scisma anglicano (1534), T.M. rifiutò di sottomettervisi e fu per questo processato e condannato a morte. La sua fama è legata a Utopia ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] suo primo opuscolo, Faith Exalted non ebbe un carattere decisamente quacchero, nonostante attaccasse l'episcopato anglicano e il cattolicesimo. In seguito, The Sandy Foundation Shaken, stampato senza autorizzazione, rappresentò un'esposizione della ...
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Militare inglese e propagandista del valdismo (Halifax, Nova Scotia, 1789 - Torre Pellice 1862), nipote di George; valoroso combattente contro Napoleone, perduta una gamba a Waterloo e uscito dall'esercito [...] di una riforma religiosa in Italia, onde curò particolarmente l'istruzione e la diffusione del valdismo: a Firenze (1850), Torino (1851), Genova (1852), ma non riuscì nel tentativo di far affermare fra i Valdesi concezioni di tipo anglicano. ...
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GALIOTO (Galiotto), Angelo (Angelo da Sciacca)
Rosario Contarino
Nacque a Sciacca (Agrigento) verso la metà del sec. XVI. Non si conosce il nome del padre, mentre sembra che la madre appartenesse alla [...] indotto il G. alla composizione dell'unico scritto che risulta pubblicato durante la sua vita: la Relatione dello scisma anglicano e del glorioso martirio del b. f. Giovanni Foresta francescano osservante e di altri santi martiri d'Inghilterra nella ...
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metodismo
Col nome di m. si indica un raggruppamento religioso che abbraccia sotto la sua denominazione varie sette e comunità del mondo protestante (quasi esclusivamente anglosassone), tutte derivate [...] ), che egli considerava inaridita nel sentimento religioso per il prevalere del deismo e dell’illuminismo nel clero anglicano. Ricorse perciò alla dottrina dei pietisti che facevano perno sull’esperienza intima del rinnovamento interiore e della ...
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WARD, William George
Teologo e filosofo, nato a Londra il 21 marzo 1812, morto il 6 luglio 1882. Figlio di William (1787-1849) finanziere e uomo politico, studiò a Oxford, dove si distinse come oratore [...] e Comte, dall'altra Froude e Newman. Quest'ultima tendenza prevalse e il W. si fece ordinare diacono nel 1838 e prete (anglicano) nel 1840. Ma ben presto, nel ricercare quale fosse la vera Chiesa, andò anche oltre ciò che sostenevano i suoi compagni ...
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WORDSWORTH
Famiglìa di teologi e letterati inglesi. Christopher (1774-1846), fratello minore di William (v.), il poeta, studiò a Cambridge, e, protetto dal Mamers-Sutton, vescovo di Norwich e poi arcivescovo [...] poi insegnò a Winchester. Il Gladstone, suo antico discepolo, lo mise a capo del Trinity College anglicano, a Glenalmond (Perthshire); nel 1852 divenne vescovo anglicano di St Andrews, Dunkeld e Dunblane; in tale qualità cercò, invano, di attuare una ...
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. La qualifica di "ecumenico" (dal gr. οἰκουμένη "la terra abitata"), che nella storia del cristianesimo antico ha già ricevuto una sua specifica accezione religiosa per distinguere, di fronte a quelli [...] , il problema dell'unità cristiana.
Apostoli del movimento possono considerarsi il vescovo anglicano di New York, Carlo H. Brent; l'arcivescovo anglicano di Canterbury, William Temple; l'arcivescovo luterano di Upsala, Nathan Söderblom. Si giunse ...
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Ecclesiastico ortodosso e uomo politico romeno, nato a Topliţa (Transilvania) il 18 luglio 1868, morto a Cannes il 6 marzo 1939. Seguì gli studî di teologia e di filologia, che diedero un'impronta moderna [...] stretti legami con le chiese occidentali e a tale scopo si recò a Londra a prender contatto con il clero anglicano. Studioso di M. Eminescu, che aveva posto in rilievo la superiore missione sociale e artistica del cattolicesimo, il C., adeguandosi ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.