Teologo riformato (Étampes 1534 - Londra 1599), studiò legge e fu avvocato a Parigi, poi (1560) pastore a Ginevra, quindi insegnante a Cambridge di teologia ed ebraico, attirandosi però deplorazioni (1595) [...] per aver insegnato dottrine arminiane; fu uno dei primi teologi anglicani che resistettero all'introduzione delle dottrine calvinistiche. ...
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Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] e quindi, insieme con lui, si convertì all'anglicanesimo (1612). Sospetto agli anglicani per il suo spirito ribelle e "libertino", tornò al cattolicesimo e ottenne l'autorizzazione a pubblicare l'Amphitheatrum Aeternae Providentiae divino-magicum, ...
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Cospiratore (York 1570 - Londra 1606). Di famiglia protestante ma poi convertitosi al cattolicesimo, fu scelto, tra gli organizzatori della congiura delle Polveri, per accendere la miccia che egli stesso [...] sotto il parlamento. Scoperto, arrestato e sottoposto a tortura, svelò i nomi dei complici. Fu quindi giustiziato. Gli anglicani, per commemorare la scoperta della congiura, festeggiano il 5 novembre di ogni anno (Guy Fawkes day) con fuochi d ...
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Riformatore religioso (Londra 1603 circa - Providence, Rhode Island, 1683) e fondatore della colonia di Rhode Island. Figlio di un mercante, cappellano (1629) di William Masham, a Otes (Essex), per la [...] sua avversione alla chiesa di stato rinunciò alla carriera ecclesiastica, e nel dicembre 1630 partì per Boston. Avversato dagli anglicani di quella città, si spostò a Salem, poi a Plymouth, dove rimase per due anni, e quindi nuovamente a Salem, dove ...
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Giurista (Ernsborough, Devonshire, 1554 - Cambridge 1611). Prof. di diritto romano al Trinity Hall di Cambridge (1594) e vicario dell'univ. (1608). Compilò nel 1607 un dizionario giuridico, The interpreter, [...] in cui esaltava le prerogative della corona: fu perciò processato davanti alla Camera dei Comuni e la sua opera fu data alle fiamme. Scrisse anche: Institutiones iuris anglicani ad methodum Institutionum Iustiniani compositae et digestae (1605). ...
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Erudito (Firenze 1529 - ivi 1606). Dopo aver atteso con scarso successo alla mercatura, si diede a studî prevalentemente storici ed economici. Famosa, per la concisione in gara con l'originale, la sua [...] 1596; tutte le opere, post., 1637), condotta con lo stesso stile la riduzione dei De origine ac progressu schismatis anglicani libri tres pubblicati nel 1585 (Scisma d'Inghilterra fino alla morte della reina Maria, 1602). Maggior valore hanno la ...
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Teologo, grammatico e scrittore inglese (995 circa - 1020 circa), confuso spesso con omonimi; discepolo di Ethelwold, fu probabilmente monaco ad Abingdon e abate di Cerne, certo di Eynsham (presso Oxford). [...] catholicae (con prefazioni latine) compilate per lo più su quelle di s. Gregorio Magno e in cui gli anglicani del sec. 16º credettero, antistoricamente, di trovare antecedenti alle loro dottrine, come nelle Passiones sanctorum in ritmi allitterativi ...
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Storico ed erudito (Parigi 1657 - ivi 1719), prof. di filosofia a Parigi. È autore di un'importante e monumentale storia della letteratura ecclesiastica (Nouvelle bibliothèque des auteurs ecclésiastiques, [...] l'assolutismo romano. Censurato da J.-B. Bossuet, il Du P. perdette poi la cattedra per essersi opposto alla bolla Unigenitus. Fu in relazione (1718) con l'arcivescovo di Canterbury, William Wake, per l'unione degli anglicani alla Chiesa cattolica. ...
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Teologo russo (Gottinga 1903 - Parigi 1958), figlio di Nicolaj. Espulso dalla Russia sovietica nel 1923, nel 1942 si stabilì a Parigi, dove alla scuola di F. Lot e E. Gilson si dedicò allo studio della [...] Medioevo. Dal 1945 insegnò dogmatica e storia della Chiesa nell'Istituto St.-Denis di Parigi, partecipò a varî incontri con anglicani e ortodossi (specie sulla questione del Filioque), e nel 1956, su invito del patriarca Alessio, si recò in Russia ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] si fosse compiuta con il consenso anche dei presbiteriani e dei cattolici, egli non poté opporsi alle pressioni dei conservatori anglicani e consentì alla emanazione delle leggi note sotto il nome di codice di C. La sua opposizione alle parzialità ...
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tractariano
(o trattariano) agg. e s. m. [dall’ingl. tractarian, der. di tract «trattatello, opuscolo»]. – Denominazione con cui sono noti i teologi anglicani di Oxford che promossero, negli anni 1833-41, la pubblicazione dei Tracts for the...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...