di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] J.-M. Tillard - ha portato all'incontro di Toronto in Canada. Dopo le dolorose disavventure più che decennali della Anglican-Roman Catholic International Commission (ARCIC), si è realizzato un incontro ecumenico tra vescovi e non più solo tra teologi ...
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Cristianesimo/Cristianesimi. Cattolicesimo romano. Ortodossie. Comunione anglicana. Evangelici e riformati. Le Chiese perseguitate. Bibliografia
Nei primi tre lustri del 21° sec. il profilo del c. nella sua globalità è come sempre percorso da diversità e legami complessi. Esso continua a essere la prima ... ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore e profeta non meramente umano, ma come Verbo di Dio incarnato, vero Dio e vero uomo, rivelatore e al tempo stesso ... ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica ed escatologica) permettono di raggrupparlo sotto l’aspetto tipologico nella classe delle ... ...
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Emanuela Prinzivalli
Dalla tradizione giudaica alla promessa universale di salvezza
Il cristianesimo, la cui denominazione rivela il legame fondamentale con la figura di Gesù Cristo, è un fenomeno religioso complesso. Nacque nel solco della tradizione culturale e religiosa del giudaismo, a sua volta ... ...
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Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi aperti'; b) Nordamerica: le teologie della prassi. 3. Il Sud del mondo: il rovescio della storia e la teologia come ... ...
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Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento cristiano in Palestina e dalla sua prima diffusione nel mondo mediterraneo: conseguenze che hanno influito in modo determinante sia ... ...
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Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette cristiane, ai diversi rami della teologia, ecc.); bensì soltanto esporre obiettivamente alcuni problemi ... ...
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WILLIAMS, Roger
Henry Furst
Riformatore religioso e fondatore dello stato di Rhode Island negli Stati Uniti. Nacque a Londra verso il 1603, figlio d'un agiato mercante di Cow Lane; la protezione del [...] cameriera, e nel dicembre del 1630 salpò con lei per Boston. Qui trovò la comunità religiosa ancora aderente alla chiesa anglicana, da lui aborrita, e rifiutò il posto di precettore che gli venne offerto, accettandone un altro a Salem, che dovette ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] . Il conte Piero Guicciardini (1808-1886), Firenze 1940, pp. 58 segg., in partic. pp. 63-64; A. Artini, La Chiesa anglicana di Firenze. Nascita e attività nel XIX secolo, «Bollettino della Società di studi valdesi», 119, 2002, 191, pp. 125-131.
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] Settentrionale) notevole rilievo ha assunto l’accordo di Porvoo del 1996 che prevedeva la piena comunione tra la Chiesa anglicana del Regno Unito e le Chiese luterane di Estonia, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. In Italia, oltre allo sviluppo ...
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Arcivescovo di Canterbury (Fressingfield, Suffolk, 1617 - ivi 1693). Studiò a Cambridge; nel 1651 pubblicò Fur praedestinatus, ecc., un attacco violento contro il calvinismo, e l'anno dopo un attacco non [...] di Carlo II. Giacomo II, divenuto re nel 1685, nonostante l'opposizione di S. e di tutta l'alta gerarchia anglicana, portò avanti la sua politica filo-cattolica. S. nella primavera del 1688 invitò il clero a opporsi alla seconda dichiarazione regale ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] notevoli tensioni nella società più ampia. Il metodismo è stato equiparato a un ordine religioso sorto all'interno della Chiesa anglicana, ma a ciò si può obiettare che, qualunque siano state le sue origini, esso attraversò una fase settaria prima di ...
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Teologo (North Stoneham, Hampshire, 1829 - Weston-super-Mare 1890). Studente al Christ church college di Oxford, subì l'influsso di J. Keble ed E. B. Pusey; prete nel 1853, si diede a far rivivere il movimento [...] Interessato soprattutto a sostenere la reviviscenza ritualistica nell'anglicanesimo, L. trattò particolarmente dei rapporti tra chiesa anglicana e chiesa cattolica romana, e difese con grande moderazione la causa politica degli anglo-cattolici. Negli ...
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Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] per incarico di Th. Norton, polemiche contro cattolici e ricusanti. Sollecitato da Giacomo I, prese (1615) gli ordini della chiesa anglicana e fu nominato (1621) decano della cattedrale di S. Paolo
Opere
Oltre ai versi d'amore, scrisse anche alcune ...
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Riformatore scozzese (Haddington 1505 o 1513/14 - Edimburgo 1572). Sacerdote (1543), abbracciò il calvinismo negli anni Cinquanta del 16° sec., in cui fu in esilio a Ginevra. Rientrato in Scozia (1559) [...] in Scozia dallo scoppio della guerra civile, aderì al partito favorevole all'Inghilterra (ove ormai regnava l'anglicana Elisabetta); nel 1560 il parlamento di Edimburgo approvò la calvinistica Confessio scotica, stesa principalmente da K., il ...
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PIGNETTI, Valeria (in religione Maria di Campello), detta Sorella Maria
Nacque a Torino il 28 gennaio 1875 da Bartolomeo e Maria Valerio, seguita nel 1878 dal fratello Ugo. Il padre, insegnante e poi direttore [...] e una comunità in cui, realtà unica nell’Italia del primo Novecento, furono accolte come sorelle la già menzionata anglicana Amy Turton e l’episcopaliana americana Miriam Shaw.
Per la sua singolare apertura l’eremo, pur luogo impervio e difficile ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...