Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La relazione tra la vita e l’arte è centrale in Oscar Wilde: scrittore e vero e [...] e dalle pose stravaganti.
Dopo la laurea viene attratto dal cattolicesimo di Newman, che critica il conformismo borghese della fede anglicana, ma solo per un brevissimo periodo. Nel 1881 pubblica il suo primo volume di versi, che traggono ispirazione ...
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GENOCCHI (Ginocchi), Bonaventura
Guido Dall'Olio
(Ginocchi), Nacque, probabilmente a Chiavari, intorno al 1586. Il suo nome di battesimo fu probabilmente Giovanni Maria; in seguito, entrato nell'Ordine [...] la sua protezione e il 7 febbraio scrisse una lettera a George Abbot, arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa anglicana, chiedendogli di assumere i due al suo servizio. Nel frattempo il Vanini e il G., lasciato l'abito carmelitano, vivevano ...
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Rivoluzione americana
Massimo L. Salvadori
La nascita degli Stati Uniti d’America
La Rivoluzione americana è stata la prima delle due grandi rivoluzioni politiche e istituzionali di fine Settecento. [...] ceto di aristocrazia agraria di bianchi che si avvaleva del lavoro di schiavi neri. La Chiesa dominante era quella anglicana (anglicanesimo). Le colonie, in rapido sviluppo, erano meta di un costante flusso di immigranti europei in cerca di migliori ...
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religione, guerre di
Dall’epilogo delle guerre d’Italia tra Francia e Spagna (Pace di Cateau-Cambrésis, 1559) fino alla conclusione del conflitto dei Trent’anni (1618-48), la storia europea fu contrassegnata [...] ceti borghesi. Ne scaturì in Francia il ridimensionamento (sancito dall’Editto di Nantes del 1598) e nell’Inghilterra anglicana, con il trionfo di un Parlamento puritano nel 1642-49, il declino dell’assolutismo monarchico. In quella stessa cornice ...
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Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] del duca di Monmouth (Absalom) sobillato dal conte di Shaftesbury (Achitophel); in Religio laici (1682) esaltò la chiesa anglicana che poi, salito al trono Giacomo II, ripudiò, convertendosi al cattolicesimo, celebrato in The hind and the panther ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] sostenute da seguaci di Lutero o degli Svizzeri. E i consiglieri di Edoardo VI, che spinsero innanzi la Riforma anglicana in modo tale che contribuì a provocare la reazione del regno successivo, subirono principalmente l'influsso di Lutero, Zwingli ...
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ŁASKI, Jan
Jan Dabrowski
Riformatore polacco, nato a Łask nel 1499, morto l'8 gennaio 1568 a Pińczów. Figlio maggiore del palatino di Sieradz, Jarosław Ł., deve la sua educazione allo zio, arcivescovo [...] introdusse l'insegnamento obbligatorio dei giovani. Il primate Cranmer lo invitò a collaborare all'organizzazione della chiesa anglicana. Nel 1579, avversato dall'imperatore Carlo V, dovette abbandonare Emden. Si stabilì allora (1550) in Inghilterra ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] l'alleanza e la reciproca dipendenza tra potere politico e ierocrazia: nata anch'essa sfidando la sovranità papale, la Chiesa anglicana non è però figlia della pressione riformatrice della comunità dei credenti o di una rivolta dal basso, bensì di un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento il crollo dell’unità religiosa con la Riforma luterana [...] rivela nella prima metà del secolo un duttile strumento per la propaganda ideologica tanto di parte cattolica quanto di parte anglicana. Ane Satyre of the Thrie Estaits (1540) di David Lindsay ne è un esempio: l’autore, mantenendosi nell’ambito dell ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] e borghesi esaminasse le sue riforme. Quando il re volle imporre un nuovo rituale e una disciplina modellata su quella anglicana, e quando i vescovi tentarono di introdurre la nuova liturgia voluta dallo stesso Carlo I, la Chiesa scozzese rispose con ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...