Incisore, pittore e scultore, nato a Strasburgo il 6 gennaio 1832, morto a Parigi il 23 gennaio 1883. A sei anni già disegnava e a 15 cominciò a pubblicare disegni nella Caricature. La guerra di Crimea [...] molte vengono tradotte e pubblicate con le sue incisioni. Non apprese mai il disegno, non ebbe maestri, non frequentò alcuna scuola; il Il museo del Lussemburgo ha acquistato il Tobia e l'Angelo (1865). Come scultore il D. mostra più sensibilità del ...
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MENELAO (Μενέλαος, Menelāus)
Angelo Taccone
Secondo Omero è figlio, insieme con Agamennone, di Atreo e quindi nipote di Pelope; secondo una leggenda postomerica invece e figlio, sempre con Agamennone, [...] donna ha troppo facilmente ragione di ogni sua collera e risentimento. Il ritorno di M. e d'Elena da Ilio è quanto mai avventuroso e le molte vicende di esso durano per ben otto anni; finalmente essi riescono a tornare a Sparta, dove conducono lunga ...
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Animali, chiamati pure Esacoralli (Hexacorallia), formanti un ordine della classe degli Antozoi (v.), il quale si distingue dagli altri precipuamente per la disposizione dei setti. Questi non sono mai [...] a cormi talora imponenti (Madreporacei); ma questi non sono mai così snelli e dendritici come in molti Alcionarî e negli , da abbondante sostanza calcarea d'origine ectodermica, non mai assiale.
Altro carattere degli Attiniarî, ma poco importante, ...
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Umanista e geografo, nato a Firenze il 17 settembre 1440 da Niccolò di Giorgio Betti Berlinghieri; fu scolaro dell'Argiropulo e di Cristoforo Landino, legato da amicizia a Lorenzo de' Medici e con lui [...] suoi studî si sa pochissimo; non risulta neppure che rivestisse mai cariche pubbliche, se non quella di Conservatore delle leggi, che della Geografia di Tolomeo nella nota versione latina di Iacopo Angelo. Ma il pregio singolare dell'opera del B. sta ...
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RAFFAELLO da Montelupo
Luigia Mlaria Tosi
Raffaele Sinibaldi detto R. da M., scultore e architetto, figlio di Baccio, nato circa il 1505, morì a Orvieto nel 1566. Si formò seguendo Baccio da Montelupo [...] tormentato spirito si trasfonde nella materia. R. non raggiunse mai più questa altezza, anche se seguì, più tardi, Michelangelo.
A partire dal 1543 lavorò come architetto a Castel S. Angelo, compiendo, fra l'altro, decorazioni a stucco, varî camini, ...
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MOREAU, Gustave
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato il 6 aprile 1826 a Parigi, ivi morto il 18 aprile 1898. Dapprima allievo del Picot, si legò in seguito intimamente con lo Chassériau. Dal 1858 al 1860 [...] il M. mise in pratica la dottrina cui non venne mai meno: "la bella inerzia", "la ricchezza necessaria", per esposizione universale del 1878 presentò La sfinge svelata, Giacobbe e l'angelo e una serie di acquerelli nei quali il suo ingegno è meno ...
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L'Erinni è una delle più antiche creazioni della religione greca. A una o a più E. alludono tanto Omero quanto i poeti posteriori senza differenza di significato. Il numero di tre non compare se non in [...] ad opera dei tragici, diviene la vendicatrice dei delitti di sangue specialmente compiuti nell'ambito della famiglia: più fiere che mai sono le E. della madre (Clitennestra-Oreste), gravi son pure le E. del padre (leggenda dei Labdacidi), e gravi ...
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Figlio di Costante II, fu proclamato augusto nel 654 e dal 662 al 668, durante la spedizione del padre in Italia, ebbe la reggenza del governo in Costantinopoli. Nel 668, alla notizia dell'uccisione del [...] . Ma il merito principale di C. consiste nell'avere respinto il più formidabile attacco che gli Arabi abbiano mai sferrato contro Costantinopoli, Nel 669 gli Arabi, occupata Calcedone, passarono in Tracia e assalirono Bisanzio. Fallito l'attacco ...
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Quarto figlio di Federico Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, nato il 26 luglio 1178, morto il 21 giugno 1208. Creato a 13 anni vescovo di Würzburg, nel 1195 succedé, col titolo di marchese di Toscana, [...] della politica orientale di Enrico VI, sposò Irene figlia di Isacco Angelo, già fidanzata di Ruggiero d'Altavilla. Morto Enrico VI, cercò date le gravi condizioni politiche della Germania, più che mai turbata per la lotta degli Svevi contro la Chiesa, ...
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Figlia di Fenice e di Perimede o Cassiepea o Telefassa o Telefe, oppure di Agenore e di Telefassa o Telefe o Argiope. Giove la scorge mentre fra le sue compagne coglie fiori nelle campagne di Tiro o di [...] all'Olimpo Zeus dona a E. Talo, l'uomo di bronzo, e inoltre un cane cui nessuna preda sfugge e un giavellotto che mai fallisce il bersaglio. E. diviene poi moglie del re cretese Asterio o Asterione che, privo di figli, adotta i tre di lei. Dopo ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...