Chirurgo (Incisa in Val d'Arno 1715 - Firenze 1790). Operò nell'ospedale di S. Maria Nuova in Firenze: nella medicazione delle ferite, quasi anticipando la dottrina dell'asepsi, propugnò, in sostituzione del metodo allora in voga di imbrattarle con olî, balsami o altri liquidi, l'uso delle lavande con acqua tiepida e la protezione con "fila asciutte". Ha lasciato un Trattato sopra le malattie delle ...
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BRAMBILLA, Giovanni Alessandro
Ugo Baldini
Nato il 15 apr. 1728 a San Zenone al Po (Pavia) da famiglia appartenente alla classe media, compì i primi studi nel villaggio natale sotto la guida di un sacerdote; [...] stesso anno il B. pubblicòla sua prima opera, una Lettera contro Giuseppe Bianchi, discepolo del chirurgo fiorentino AngeloNannoni e sostenitore della teoria del maestro, per la quale il chirurgo non doveva intervenire direttamente su infiammazioni ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] e anatomisti, confermarono incondizionatamente le tesi halleriane. A Firenze partecipò alle esperienze il famoso chirurgo AngeloNannoni (1715-1790), altre furono eseguite alla presenza di Antonio Cocchi (1695-1758), Giovanni Targioni Tozzetti ...
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Chirurgo (Firenze 1749 - ivi 1812), figlio di Angelo; prof. di anatomia e fisiologia in Firenze. Opere: Trattato di chirurgia teorico-pratica (1785; 2a edizione, col titolo Trattato delle materie chirurgiche [...] e delle operazioni loro rispettive, 1794); Trattato di anatomia e fisiologia (1788) ...
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