CUPOLA
E. Galdieri
Tipo di volta a pianta curvilinea (circolare, ellittica, ovoidale) costituita geometricamente dalla superficie generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse verticale. La [...] di diverso peso specifico a diverse quote, per diminuire i carichi verso il vertice, e anche materiali leggeri come anfore o tubi fittili. I dispositivi sono vari e comprendono l'impiego di nervature interne allo spessore murario - disposte secondo ...
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OLINTO (῎Ολυνϑος)
G. Scichilone
Città della penisola calcidese, a N di Potidea, nei pressi del Golfo di Torone. Sorta sul sito di un villaggio neolitico, si espande in età classica fino a coprire due [...] ancora una esauriente sintesi critica anche sul piano comparativo, compaiono forme già note dalla produzione altoarcaica greca (anfore, pyxides, kölikes con anse orizzontali a nastro, sköphoi, ecc.) e, nella decorazione, ai noti motivi lineari si ...
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PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] : il motivo patetico del fanciullo che piange sull'urna infranta si vuole inserito nella figurazione di un magazzino di anfore vinarie; l'orologio solare in mezzo al monumento invece di ispirare un malinconico sentimento del tempo, farà da richiamo ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] tavola di Orazio, su bozzetti di B. Franco, composto di centinaia di pezzi tra piatti, vasi, brocche, rinfrescatoi, coppe, anfore, fu inviato da Guidobaldo II a Carlo V. Un ulteriore servizio a "istoriato" e a "raffaellesche", commissionato dal duca ...
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AVARI
C. Bálint
L'origine degli A. che invasero l'Europa non è chiara, per la relativa scarsità delle fonti, per l'incertezza di molti dati riguardanti sia questa popolazione sia gli altri popoli la [...] di scolo delle acque e di delimitazione della proprietà. Tra gli oggetti d'importazione compaiono solidi bizantini, anfore, sete, fermagli, guarnizioni di cintura ageminate di origine occidentale e di tipo alpino (forse provenienti dall'Italia ...
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SIRENE (Σειρῆνες, Sirēnes o Sirēnae)
H. Sichtermann
Entità della mitologia e credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica, anche se non l'unica, è l'aspetto esteriore, formato da un corpo [...] citati: una brocca di Rodi, un sigillo d'avorio di Sparta e un rilievo ionico in avorio di Efeso oltre a un'anfora paria di poco posteriore.
Da Sparta provengono figure in piombo trovate nel santuario di Artemide Orthìa, e uno specchio di piombo del ...
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RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] fregio di fiori e bocci di loto alternati sopra il piede del vaso.
Oltre alle oinochòai ci sono crateri, δὲινοι e alcune anfore. Tra le nuove forme caratteristico è il piatto su alto piede, a fruttiera. I piatti sono decorati con fasce circolari che ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] v, 1925-1926, p. 538, fig. 8; F. Follin Jones, Record of the Art Museum Princeton University, xvii, 1958, 1, p. 21 ss. Anfora da Ruvo, Napoli, Museo Nazionale: Furtwängler-Reichhold, Griech. Vasenm., ii, p. 153; G. E. Rizzo, op. cit., p. 536, fig. 6 ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] V. in Africa è certamente costituita dai dati relativi alla cultura materiale e in particolare alle produzioni di ceramica (anfore, ceramica da cucina e da mensa, lucerne). La c.d. terra sigillata africana, prodotta ed esportata senza soluzione di ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] , e la pittura della "macchia" con l'arte francese; nacquero quindi nei primi anni Dieci opere che evidenziano questa mirabile sintesi: Anfore e zucca, databile al 1912-13, La sedia rossa e Calle e aranci (entrambi del 1913: Stefani, tavv. XLIX, L ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.