Vedi ERACLEA Minoa dell'anno: 1960 - 1973
ERACLEA Minoa (v. vol. iii, p. 392)
P. Griffo
Antiquarium. - Istituito di recente perché potesse darsi in loco un'adeguata illustrazione dell'antica città. Consta [...] parte proveniente dall'area della necropoli arcaica. Su altri pannelli sono sistemati una interessante raccolta di anse di anfore con bolli, e frammenti ceramici con graffiti. In sei vetrine è esposta una rigorosa scelta di materiali cronologicamente ...
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CRATERE DI IPPOLITO, Pittore del (Hippolytos Painter; Maler des Hippolytoskraters)
L. Banti
Ceramografo corinzio del 575-56o a. C. (Corinzio Tardo). Il nome deriva dal cratere del Louvre E 636, con raffigurata [...] stato dato questo nome. Somiglianze nei motivi e nel disegno hanno fatto attribuire al Pittore del C. di I. varî crateri, anfore, oinochòai, òlpai. Il Benson suppone che un cratere del Vaticano (Albizzati 88) sia opera giovanile del pittore e che un ...
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PROVIDENCE, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo greco che deriva il nome da un'anfora del museo di Providence (15.005) proveniente da Vulci, con la figura di Apollo. La sua cronologia è fissata [...] Pittore di Berlino e nelle sue opere giovanili è ancora alquanto arcaico. Nelle forme dei vasi mostra una predilezione per le anfore del tipo nolano e per le lèkythoi. Gli si attribuiscono circa novanta vasi. I suoi soggetti sono in genere figure di ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi
P. Mingazzini
Questo articolo si occupa solo dei vasi a. compresi tra l'inizio del VI sec. e la fine del IV a. C.: per le fasi anteriori, [...] . A distanza di quasi due secoli la ceramografia a. era tornata esattamente allo stesso punto in cui si trovava al tempo delle anfore tirreniche. E come allora vi era ogni tanto un pittore un po' meno mediocre che si spingeva sino a dare una reale ...
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THEOZOTOS (Θεοζότος)
E. Paribeni
Ceramista attico attivo verso la metà del VI sec. a. C. È noto unicamente attraverso una firma come vasaio su un köathos, assai singolare per forma e per decorazione, [...] e R. Zahn. La forma del vaso, fortemente accentata, con separazioni decise e tese curve metalliche, richiama la struttura delle anfore tirreniche ovoidi del secondo venticinquennio del VI sec. a. C. La figurazione di un piccolo gregge di capre con un ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] di origine euboica, le kotylai del tipo cosiddetto Aetòs 666 o le coppe del tipo Thapsos, di produzione corinzia, ma anche anfore, pithoi, crateri, oinochai e le relative imitazioni coloniali. Nell’VIII sec. a.C. si datano anche i primi esemplari di ...
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ARIKAMEDU
L. Rocchetti
Stazione di commercio indo-romana, presso la costa orientale dell'India, due miglia a S dell'odierna Pondichery, sulle sponde di una laguna formata dal fiume Varahanady. La città [...] nessuna ceramica aretina raggiungesse l'India dopo il 50 d. C.
In ogni strato della città furono inoltre trovate anfore di tipo mediterraneo. Le costruzioni scavate ad A. sono magazzini, pozzi circolari e cisterne, tutti destinati alla lavorazione ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] il ricorso intenso ad una navigazione di cabotaggio e alla commistione di merci eterogenee. Proprio la morfologia delle anfore di produzione orientale sembra far riferimento ad una pluralità di mezzi di trasporto, visto che le loro modeste ...
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Vedi KOMOS dell'anno: 1961 - 1961
KOMOS (κῶμος)
S. de Marinis
La parola k., di non chiara etimologia, sembra essere comprensiva nel mondo greco di diversi significati, che sono stati oggetto di molteplici [...] di piccole dimensioni come arỳballoi e skỳphoi e solo tardi su anfore e crateri) è limitata a poche figure, per lo più disposte una lunga teoria di personaggi; allo spazio metopale delle anfore e dei crateri una scena più raggruppata e unitaria; ...
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XENOPHON (Ξενορῶν)
1°. - Scultore di Atene, della seconda metà del IV sec. a. C.
Collaboratore di Kephisodotos 2° a Megalopolis, nel gruppo di Artemide Sotèira e la personificazione di Megalopolis, fiancheggianti [...] : J. N. Svoronos, op. cit., fig. 40, tav. IX, 34, 36, 37; L. Lacroix, op. cit., p. 3o0, n. 3. Anfore panatenaiche con la presunta riproduzione della Tyche di Tebe: Ch. Picard, in Comptes Rendus, 1941, p. 205 ss., con riferimento aquelle già riferite ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.