AVARI
C. Bálint
L'origine degli A. che invasero l'Europa non è chiara, per la relativa scarsità delle fonti, per l'incertezza di molti dati riguardanti sia questa popolazione sia gli altri popoli la [...] di scolo delle acque e di delimitazione della proprietà. Tra gli oggetti d'importazione compaiono solidi bizantini, anfore, sete, fermagli, guarnizioni di cintura ageminate di origine occidentale e di tipo alpino (forse provenienti dall'Italia ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VII Etruria
Mariagrazia Celuzza
Regio vii etruria
La romanizzazione dell’Etruria, compresa nella VII regio della divisione augustea, procedette con modalità molto [...] compreso nel territorio di Volterra, dove era prodotto un tipo di anfora vinaria che circolò fino al IV sec. d.C., è di olio (villa di San Vincenzino) e di vino (fornaci di anfore vinarie a Livorno e presso Vada, ville dell’area di Rosignano). Sono ...
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SIRENE (Σειρῆνες, Sirēnes o Sirēnae)
H. Sichtermann
Entità della mitologia e credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica, anche se non l'unica, è l'aspetto esteriore, formato da un corpo [...] citati: una brocca di Rodi, un sigillo d'avorio di Sparta e un rilievo ionico in avorio di Efeso oltre a un'anfora paria di poco posteriore.
Da Sparta provengono figure in piombo trovate nel santuario di Artemide Orthìa, e uno specchio di piombo del ...
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RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] fregio di fiori e bocci di loto alternati sopra il piede del vaso.
Oltre alle oinochòai ci sono crateri, δὲινοι e alcune anfore. Tra le nuove forme caratteristico è il piatto su alto piede, a fruttiera. I piatti sono decorati con fasce circolari che ...
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PELLA, 1° (v. vol. VI, p. 16)
F. Sirano
Gli scavi, ripresi nel 1974 e condotti dall'Eforia di Edessa in collaborazione con la Società Archeologica di Atene e l'Università di Salonicco, sono continuati [...] ), metallurgiche (scorie di ferro e bronzo) e, concentrate nel portico meridionale, botteghe per carne, pesce e vino (anfore adriatiche, tasie, coe, rodie, cnidie e locali del «gruppo Parmenides»). I reperti del lato settentrionale della piazza ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] v, 1925-1926, p. 538, fig. 8; F. Follin Jones, Record of the Art Museum Princeton University, xvii, 1958, 1, p. 21 ss. Anfora da Ruvo, Napoli, Museo Nazionale: Furtwängler-Reichhold, Griech. Vasenm., ii, p. 153; G. E. Rizzo, op. cit., p. 536, fig. 6 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVI secolo, il giardino diventa il medium tra l’"artificiosa natura" [...] sottostanti, che rappresentavano il Nilo, il Gange e l’Eufrate, ferme nell’atto di versare l’acqua dalle loro anfore nel grande bacino.
I giardini di Villa Medici a Pratolino
L’intervento più rilevante di Bernardo Buontalenti come architetto di ...
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Vedi LAURION dell'anno: 1961 - 1995
LAURION (v. vol. IV, p. 508)
A. Bellini
A partire dal 1962 notevoli passi avanti sono stati fatti nella conoscenza del L. grazie alle numerose ricerche compiute sul [...] è decorato da un mosaico policromo, restaurato di recente: il motivo centrale, iscritto in un cerchio decorato, rappresenta due anfore da cui fuoriescono rami di alloro.
La grotta di Kitsos. - Scavata negli anni 1968-1978 (sotto la direzione di ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] V. in Africa è certamente costituita dai dati relativi alla cultura materiale e in particolare alle produzioni di ceramica (anfore, ceramica da cucina e da mensa, lucerne). La c.d. terra sigillata africana, prodotta ed esportata senza soluzione di ...
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Vedi FENICIA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
FENICIA, Arte (v. vol. III, p. 616)
E. Gubel
Nel corso degli ultimi decenni la ricerca scientifica ha intenzionalmente cercato di delimitare il quadro della [...] . Ricordiamo infine le impronte di sigillo, di tre tipi: impronte di matrici sulle pareti dei pìthoi (Vili sec. a.C.), bolli di anfore a decorazione animale o vegetale (X-IV sec. a.C.) e cretule (VIII-IV sec. a.C.). I motivi, d'ispirazione egiziana ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.