MONTE S. MAURO DI CALTAGIRONE (v. vol. VII, p. 273, s.v. Sicilia)
U. Spigo
Nuove ricerche sistematiche sono state effettuate tra il 1970 e il 1986 nell'area dell'abitato greco di M. S. M. dopo le campagne [...] una banchina interna.
Questo materiale riconduce alla seconda metà del VII sec. a.C.: insieme ad alcune grandi anfore d'importazione (un'anfora SOS di fabbrica attica, un esemplare di fabbrica greco-orientale e un altro forse euboico) si segnala un ...
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ANTIGONE (᾿Αντιγόνη, Antigñne)
C. Caprino
Figlia di Edipo e sorella di Eteocle, Polinice, Ismene. Secondo la tradizione epica la madre era Eurigania; secondo i tragici, Giocasta.
In Sofocle, A. accompagna [...] possono invece riferire con sicurezza a episodi del mito di A. la scena di due supplici rifugiate su un'ara, rappresentata da due anfore di Ruvo, di cui una nella Collez. Jatta e l'altra nell'Ermitage, e su di un cratere proveniente da Conversano ora ...
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DODWELL, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, che deve il nome al primo proprietario di una pyxis, la pyxis D., ora a Monaco (J 211 = SH 327). I vasi da lui dipinti appartengono al primo venticinquennio [...] , p. 45 ss., nn. 73, 74; R. Lullies, Eine Sammlung griech. Kleinkunst, Monaco 1955, tav. 13, n. 37. Si aggiunga (attribuzione Amyx) un'anfora a Béziers, un'oinochòe a Houston (Texas), n. 34-133; una pyxis a St. Louis (U. S. A.), n. 20, 174, 24; una ...
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GARUM
Ugo Enrico Paoli
. Era una salsa di pesce usata dai Romani che ne erano molto ghiotti e la adoperavano in molti modi. Si preparava buttando in un recipiente le interiora dei pesci che si volevano [...] s'immergeva in un recipiente pieno di liquamen un cestino; il liquido che vi filtrava dentro era garum, e veniva conservato in anfore nelle cantine. Il garum era carissimo; ve n'erano molti centri di produzione; il più fine veniva dalla Spagna.
Bibl ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. Le steppe tra il Mar Caspio e gli Urali
Leonid T. Jablonskij
Anatolij Ch. Pšenicnjuk
Vladimir R. Erlich
Anna I. Meljukova
Sergej P. Nesterov
Ciro Lo Muzio
Svetlana [...] di elettro, una collana rigida d'oro dalle estremità foggiate a forma di leoni, una collana con pendagli a forma di anfora e larghi bracciali d'oro; sulla sua veste erano cucite placchette d'oro con scene diverse: figure femminili danzanti, una dea ...
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Vedi GRAVISCA dell'anno: 1973 - 1994
GRAVISCA (v. S 1970, p. 360)
F. Boitani
Gli scavi, iniziati nel 1969 dalla Soprintendenza Archeologica per 1Έtruria Meridionale nel sito della colonia romana, sono [...] (cat)., Milano 1985, p. 181 ss.; G. Colonna (ed.), Santuari d'Etruria (cat.), Milano 1985, p. 141 ss.; M. Slaska, Le anfore da trasporto a Gravisca, in II commercio etrusco arcaico. Atti dell'Incontro di studio (QuadAEI, 9), Roma 1985, pp. 19-21; M ...
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Vedi TIRRENICI, Vasi dell'anno: 1966 - 1997
TIRRENICI, Vasi (v. vol. VII, p. 879)
F. Canciani
A novant'anni dal magistrale studio del Thiersch, il gruppo dei vasi t. è ancora in attesa di una sua definizione [...] in effetti, come già visto dal Thiersch, l'assenza o la presenza della fascia a scacchiera può essere assunta come discrimine tra le anfore più antiche e quelle più tarde. Il Pittore di Kyllenios, che usa il motivo su almeno due vasi, sembra porsi a ...
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PASSAS, Pittore di
L. Banti
Ceramografo attico, la cui attività ebbe inizio nel periodo di transizione fra il Tardo Geometrico e il Protoattico (v. protoattico, vasi) e continuò nel primo venticinquennio [...] Neo Falero (Atene, Museo Nazionale) erano stati attribuiti prima al Gruppo "N". A queste anfore si aggiungono un'anfora medita della Collezione Passas ad Atene, dalla quale deriva il nome del pittore; due lebeti, uno dei quali con sostegno (lebeti ...
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SENIA
G. Novak
Località corrispondente all'odierna Senj (ital. Segna); fondata forse dai Giapidi (popolazione illirico-celtica), divenne municipio romano nel tempo di Augusto ed appartenne alla tribù [...] Dell'epoca romana sono i resti delle mura, alcuni capitelli di marmo, pochi mosaici, un altare sepolcrale, varie iscrizioni, anfore, vasetti, aghi di osso, lampade di terracotta, mattoni, vasi di pietra calcarea, lacrimatoi, numerose monete romane ed ...
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HARROW, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro la prima metà del V sec. a. C. Il nome proviene da una oinochòe conservata ad Harrow, intorno a cui è stato possibile raccogliere una [...] e caratteristiche del suo periodo. Il pittore sembra prediligere vasi di grandi dimensioni, in particolare crateri a colonnette e anfore nolane: secondo J. D. Beazley peraltro le sue espressioni più felici sarebbero da cogliere nelle oinochòai, o ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.