CAMTAR, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico, deriva il nome dall'unione della prima parte dei nomi di Cambridge e di Tarquinia, città dove sono conservate due delle anfore a collo attribuitegli. [...] Tarquinia ha il n. RC 5564 e reca su un lato Eracle in lotta con le Amazzoni e sull'altro il cinghiale calidonio; l'anfora del Fitzwilliam Museum di Cambridge, proveniente da Vulci, ha il n. 44 e presenta su un lato la stessa scena con Eracle, mentre ...
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PANATENAICHE, Anfore
P. E. Arias
Anfore che contenevano l'olio raffinato donato agli atleti vincitori delle feste Panatenaiche (tali competizioni ebbero inizio sotto Pisistrato verso il 566 a. C.), [...] , Orient, Hellas u. Rom., Berna 1949, p. 148; R. Eduards, in Hesperia, XXVI, 1957, p. 320 ss., con bibl. prec. e per le anfore di periodo ellenistico e romano: J. D. Beazley, Black-fig., pp. 403-417; id., in Journ. Hell. St., LXXVIII, 1958, p. 23 ss ...
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SAINT AUDRIES, Pittore di
S. Stucchi
Ceramista attico operante nella tecnica a figure nere, che prende nome dalla Collezione S. Audries, dove si trovava un'anfora, ora nella Collezione Hearst a S. Simeon, [...] decorata sui due lati con una quadriga. Lo stesso soggetto appare sulle due altre anfore attribuitegli (Monaco 1403 e Vich). L'attività del pittore è da porre nel terzo venticinquennio del VI sec. a. C.
Bibl.: H. R. W. Smith, in Classical Weekly, ...
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OPHATIES (᾿Οϕατίης)
S. de Marinis
Nome di uno dei satiri nella scena di danza di sei satiri e sei baccanti rappresentata sul collo di un'anfora calcidese da Vulci al museo di Leida (n. 1626).
Bibl.: [...] H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. 28; O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 681; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 7, p. 46, tav. II-V.
(S. De Marinis ...
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VIENNA O 449, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo falisco; ha dipinto alcuni vasi dello stile tardo a figure rosse, appartenenti al Gruppo Fluido del Beazley. Il nome deriva da un'anfora a collo distinto [...] loro per forma, essi hanno i manici plastici con mostri marini (kete) ed il piede dello stesso tipo di quello dell'anfora di Vienna. In tutti sono soggetti demoniaci.
Lo stàmnos di Berlino è anteriore agli altri vasi, perché in rapporto con quello ...
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DIKAIOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro i due ultimi decennî del VI sec. a. C. Il nome è dovuto a un'acclamazione su una anfora del Louvre (G 45). Dipinge grandi vasi nelle [...] e a figure nere, in uno stile che ricorda assai da vicino quello di Euthymides. In un primo tempo, anzi, le due grandi anfore E 254 ed E 255 del British Museum insieme allo psyktèr E 767 dello stesso museo, vale a dire il nucleo primo dell'opera del ...
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DIOSPHOS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico, che decorò vasi nella tecnica a figure nere. Prende nome dall'acclamazione kalòs Diosphos che appare su una piccola anfora del Cabinet des Médailles, [...] della Bibliothèque Nationale di Parigi, recante su un lato la nascita di Dioniso e sull'altro Eracle ed il toro, alla presenza di Atena. L'attività del pittore, larghissima dato il numero considerevole ...
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MELETOSA (Μελετῶσα, Μελελῶσα; anche Melusa, Μελοῦσα)
F. Baroni
Il nome contraddistingue un personaggio femminile, probabilmente una musa, raffigurata insieme a Tersicore e a Museo su di un'anfora attica [...] proveniente da Vulci, ora a Londra, attribuita al Pittore di Peleo.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, II, 1894-97, c. 2628, s. v.; J. D. Beazley, Red-fig., p. 687, n. 9 ...
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CASSANDRA, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo campano, probabilmente attivo a Capua; una delle poche individualità finora riconosciute della più antica produzione campana. Di questa classe ceramografica, [...] l'anfora eponima, a Capua, è uno dei pezzi migliori. Pochi vasi sono stati riconosciuti come opera di questo pittore. Egli deve ritenersi collegato con altri pittori, probabilmente dello stesso centro, più o meno coevi, come il Pittore di Parrish, ...
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NAPOLI RC 132, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico. Il Beazley ha attribuito a questo pittore una kelèbe con rappresentazione di gigantomachia di Napoli ed un'anfora-loutrophòros di Atene rappresentante [...] la protesi di un defunto.
Si tratta di un pittore di stile severo, che si accosta molto a quello di Nikosthenes; stilisticamente le scene potrebbero senz'altro essere a lui attribuite, facendo astrazione ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.