THANATOS (Θάνατος)
C. Saletti
Personificazione della Morte. Figlio della Notte e di Herebos, fratello gemello di Hypnos, il Sonno.
Il suo nome ricorre frequentemente nella letteratura greca (Il., xiv, [...] , nn. 3, 11, 12, frammentaria di New York 23.160.43: B, p. 1242, n. 2; CA 1264 del Louvre: B, p. 1384, n. 19. Anfora campana di Berlino: A. Furtwängler, op. cit. p. 835, n. 2991. Kàntharos di Londra E 155: B, p. 832, n. 37. Lèkythos di Atene già Coll ...
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SMIKROS (Σμίκρος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività sembra esser concentrata entro l'ultimo decennio del VI sec. a. C. Firma come pittore due stàmnoi, mentre il nome appare ugualmente in [...] una iscrizione non ricostruibile sull'anfora G 107 del Louvre, che è da attribuire alla cerchia di Euphronios. In ogni modo anche questo documento dubbioso serve a confermare l'indubbia dipendenza del pittore dal grande maestro.
J. D. Beazley ...
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IPHIS
B. Conticello
(Ιϕις). − Nome di una prigioniera greca di Skyros amata da Patroclo (Il., ix, 667). Essa compariva nella decorazione della Lesche di Polignoto a Delfi, nella scena di Nèkyia (Paus., [...] di Ettore trascinato per il campo).
Bibl.: C. Robert, Die Nekyia des Polignot, in Sechszenthes Hallisches Winckelmannsprogramm, Halle 1892. Anfora di Napoli: H. Heydemann, Die Vasensammlungen des Museo nazionale zu Neapel, Berlino 1872, p. 579 ss., n ...
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B. M. N., Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico di età arcaica. Tra i pittori che decorarono, nella tecnica a figure nere, i vasi firmati dal vasaio Nikosthenes è stata riconosciuta dal Beazley una [...] Museum Nikosthenes = B. M. N.). La sua collaborazione con Nikosthenes va posta dalla metà del VI sec. a. C. in poi; l'anfora di Londra B 295 è uno dei più antichi vasi di Nikosthenes, oltre che essere uno dei meglio disegnati. Delle quattro pitture ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...] ovoidale perdurano per tutto il VI sec. a.C., insieme a quelle di tipo nicostenico. Più rari sono i tipi che imitano le anfore a collo attiche a figure nere, attestati solo a partire dall’ultimo quarto del VI sec. a.C.
Le oinochoai presentano una ...
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KYKNOS, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco che dipinge nella tecnica a figure nere. Gli si attribuiscono, oltre all'hydrìa di Leningrado con la lotta di Eracle con Kyknos, da cui deriva il nome, [...] l'hydrìa 897 e l'anfora 870 di Monaco, nonché due hydrìai da Vulci, la 2506 e la 2508 a Napoli. Sia per la forma dei vasi che per le figure è assai vicino al Pittore della Sirena, cioè al Pittore di Micali maturo identificato dal Beazley; quindi si ...
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EURYTION (Εὐρυτίων)
A. Comotti
1°. - Figlio di Ares e di Erytheia (Apollod., ii, 5, 10). Era il pastore dei buoi di Gerione, che fu ucciso da Eracle (Hes., Th., 293; Hellanik., Schol. Hes., Th., 293; [...] una freccia nel dorso, accanto al cane anch'esso ucciso. Ferito e morente, appare invece su un'anfora di Exekias al Louvre (F. 53), su un'anfora della Collezione Ashby, a Northampton e su una del British Museum (B. 221). Qualcuno lo riconosce inoltre ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] steso a terra con le braccia discoste ed abbandonate nello spasimo della morte mentre l'occhio colpito è il destro; su di un'anfora a figure nere berlinese, lo stesso tipo viene usato per rappresentare P. che ha fra le mani una gamba ed un braccio di ...
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TINDAREO (Τυνδάρεως, Tundareus, Tyndareus, Tyndarus)
C. Saletti
Figlio di Oibalo, re spartano, e della naiade Bateia (Apollod., ii, 21) o, secondo altra tradizione, di Gorgophone (Apollod., ii, 13.21), [...] legato talora ai Dioscuri e ad Elena, nati dall'uovo di Leda.
Compare in due figurazioni della ceramica a figure nere. Nell'anfora di Exekias dei Musei Vaticani (344) che porta da un lato Aiace ed Achille che giocano ai dadi, è raffigurato sull'altro ...
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ANAGYRUS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico che prende il nome da Anagyrus, località nei pressi di Vari, dove sono stati trovati due dei vasi che gli sono attribuiti. Il pittore, che decorò vasi [...] sostegno dall'agorà di Atene P 5112.
Bibl: Hesperia, XIII, p. 44; J. D. Beazley, Black-fig., figg. 20-21. - Atene, anfora: Bull. Corr. Hell., LXII, 1937, tav. 34, a; Arch. Anz., 1937, p. 119. - Atene, Vlasto: Hesperia, XIII, tav. 4. - Atene, piatto ...
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anfora
ànfora s. f. [dal lat. amphŏra, che, con cambiamento di declinazione, è dal gr. ἀμϕορέα, accus. sing. di ἀμϕορεύς, comp. di ἀμϕί «da ambo le parti» e tema di ϕέρω «portare»]. – 1. Vaso a due anse, adatto al trasporto e alla conservazione...
anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro anforico.