(gr. ᾿Αμϕιτρύων) Nella mitologia greca, figlio del Perseide Alceo, re di Tirinto, e di Astidamia (o di Lisidice). Bramava sposare Alcmena, figlia dell’altro Perseide Elettrione, signore di Micene; ma uccise per caso Elettrione; esiliato dal fratello di questo, Stenelo, andò a Tebe, dove Alcmena lo seguì sapendolo innocente. Qui A. fu purificato dal re Creonte. In seguito, per vendicare la morte dei ...
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("Anfitrione") Commedia (206 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Unica tra le commedie di Plauto ad avere argomento mitologico.
Giove è innamorato di Alcmena, virtuosa moglie [...] lontano perché in guerra; per unirsi a lei prende le sembianze del marito, mentre Mercurio prende le fattezze del servo di Anfitrione, Sosia. Il ritorno di quest’ultimo e del suo padrone creerà una serie di comici equivoci. Dall’unione tra Giove e ...
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(gr. ᾿Ιϕικλῆς) Mitico figlio di Anfitrione e di Alcmena, gemello di Eracle, che accompagnò in alcune fatiche. Con Eracle lottò contro gli abitanti di Orcomeno, per cui ebbe in moglie la figlia minore [...] del re Creonte, abbandonando la prima moglie Automedusa da cui aveva avuto Iolao. Invece Eracle sposò la figlia maggiore, Megara. Fu con l’eroe alla caccia del cinghiale calidonio. Morì nella lotta contro ...
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(gr. ᾿Αλκμήνη) Figura della mitologia greca. Moglie di Anfitrione, figlia di Elettrione. Durante la spedizione del marito contro i Teleboi, fu visitata da Zeus presentatosi nelle sembianze di Anfitrione [...] andata sposa al giudice infernale Radamanto.
La leggenda relativa alla nascita di Eracle fu trattata dai tragici (perduti sono l’Anfitrione di Sofocle e quello latino di Accio, nonché l’Alcmena di Eschilo e di Euripide) e in parodie mitologiche (cfr ...
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(gr. Λικύμνιος) Mitico figlio di Elettrione e della schiava frigia Mideia, fratellastro di Alcmena e zio di Eracle. Accompagnò in esilio a Tebe Anfitrione, che aveva ucciso Elettrione, e ne sposò la sorella [...] Perimede, da cui ebbe Eono, Argeo, Melas. Morto Eracle, seguì la sorte degli Eraclidi: si rifugiò a Trachis e partecipò alla battaglia contro Euristeo; fu poi invitato dagli abitanti di Argo, insieme a ...
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Personaggio delle commedie Amphitruo del commediografo latino Plauto (250 a. C. circa - 184 a. C.) e Amphitryon (1668) di Molière (1622-1673); è il servo di Anfitrione del quale prende l’aspetto Mercurio, [...] generando equivoci e scene comiche ...
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(gr. Τάϕιοι) Leggendario popolo di navigatori e di pirati delle isole di Tafo e Carno (oggi Meganisi e Kalamos), tra Leucade e l’Acarnania. Celebre la spedizione contro di loro del re tebano Anfitrione. ...
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(gr. Κέϕαλος) Mitico cacciatore greco, figlio di Deione, re di Focide, amato dall’Aurora (Eos). Durante una caccia uccise per errore la sposa Procri e perciò fu esiliato dall’Areopago; si rifugiò presso [...] Anfitrione, re di Tebe, che aiutò nella guerra contro i Tafi, avendone in premio l’isola di Cefalonia. ...
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Letterato (n. Sutri 1517 circa - m. forse ivi 1572 circa), probabilmente appartenente a un ramo secondario della famiglia comitale romana. Visse i primi anni a Roma, ma dopo l'insuccesso della sua commedia [...] l'Anfitrione (1548) se ne allontanò vagando per l'Italia in cerca di protettori; in Francia (1553-61) pare trovasse fortuna presso quella corte, ma nel 1560 era di nuovo in Italia, dapprima a Firenze e a Venezia, poi (dal 1566) a Roma, dove trascorse ...
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(gr. ᾿Ηλεκτρύων) Nella mitologia greca, uno dei figli di Perseo e di Andromeda, re di Micene, padre di sette maschi e di una femmina, Alcmena, madre di Eracle. I sette maschi perirono nella lotta contro [...] i Teleboi; in seguito a ciò E. decise una spedizione di vendetta, lasciando in custodia il regno al nipote Anfitrione, figlio di Alceo, ma mentre si accingeva a partire, fu ucciso accidentalmente da Anfitrione che dovette prendere il suo posto. ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...
spiumare
v. tr. [der. di piuma, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Togliere le piume: c’era gente che ... stendeva panni, che spiumava polli, che accudiva bambini (Sebastiano Vassalli); in senso fig., sfruttare qualcuno, carpirgli o fargli...