Sottordine (secondo la classificazione di Zittel, Broili e Schlosser) dell'ordine degli Stegocefali della classe degli Anfibî. Fossili del Carbonico superiore e del Permico inferiore dell'Europa centrale, [...] da una particolare forma delle vertebre e da denti semplici con un'ampia cavità pulpare. Comprendono la famiglia Branchiosauridae a corpo salamandriforme, con cranio tozzo, allargato, e arrotondato in avanti (v. anfibî; branchiosauri; stegocefali). ...
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Ordine di Rettili estinti che comprende le forme con caratteri più primitivi, non sempre nettamente distinti da quelli degli Anfibî più antichi (Stegocefali paleozoici), da cui si ritengono derivati. Carattere [...] essenziale è il cranio massiccio, di tipo stegale, cioè senza finestre, chiuso per intero da ossa solide e aventi superficie esterna ornata da una scultura grossolanamente scabra; denti, conici o trasversalmente ...
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telolecitico In embriologia, si dice delle uova con tuorlo abbondante nell’emisfero vegetativo e scarso nel polo animale, pertanto con spiccato differenziamento polare: per es., uova di Anfibi, Teleostei, [...] Uccelli e Cefalopodi; sinonimo di megalecitico ...
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(o anamnioti; o anallantoidei) I Vertebrati privi di amnio e di allantoide, il cui unico annesso embrionale è il sacco vitellino: Agnati, Pesci Condroitti e Osteitti, e Anfibi. Si contrappongono agli amnioti. ...
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Condizione della dentatura secondo cui i denti sono tutti simili tra loro. Alla o. si accompagna in generale un elevato numero di denti. È frequente nei Pesci, Anfibi e Rettili; tra i Mammiferi si riscontra [...] nei Cetacei ...
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Zoologo tedesco (Rothenburg ob der Tauber 1821 - ivi 1908), prof. nelle univ. di Tubinga (dal 1857) e di Bonn (dal 1875); autore di ricerche sistematiche (Crostacei, Rettili, Anfibî), anatomiche, embriologiche [...] e istologiche (sistema nervoso e organi di senso) che recarono contributi di grande importanza. Scrisse un notevole trattato di istologia (1857 ...
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Zoologo (Zurigo 1884 - Berna 1974); prof. (1921-54) all'univ. di Berna; socio straniero dei Lincei (1958). Autore di molte importanti ricerche di citologia (ibridi interspecifici di Echinodermi, ibridi [...] merogonici negli Anfibî), di embriologia (trapianti di tessuti merogonici negli Anfibî) e sulla determinazione del sesso epigamico di Bonellia. ...
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Zoologo e pittore (Augustenburg, Arnstadt, 1705 - Norimberga 1759); descrisse e illustrò la morfologia e i costumi di varî insetti (Insektenbelustigungen, 5 voll., 1746-61), la metamorfosi degli Anfibî [...] (Historia naturalis ranarum nostralium, 1758) e numerosi piccoli organismi delle acque, in particolare Amoeba proteus, di cui descrisse i movimenti ...
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Zoologo francese (Annoire, Giura, 1864 - Castelnau-le-Lez, Montpellier, 1953), prof. a Montpellier fino al 1934; autore di notevoli ricerche sulla fecondazione e lo sviluppo di Insetti, Anfibî, Pesci, [...] e soprattutto di un metodo per ottenere la partenogenesi dell'uovo di rana (per puntura), che ha aperto nuovi indirizzi all'indagine sui processi della fecondazione ...
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Famiglia di Mammiferi Afrosoricidi o, in altre classificazioni, sottofamiglia (Potamogalini) di Tenrecidi; comprendente due generi africani, Potamogale e Micropotamogale. Di abitudini prevalentemente [...] acquatiche, si nutrono di pesci, Anfibi e invertebrati acquatici. ...
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anfibi
anfibî s. m. pl. [plur. di anfibio; lat. scient. Amphibia]. – In zoologia, classe di vertebrati anamnî, che vivono in genere in ambienti umidi o addirittura nell’acqua; comprende forme provviste di due paia di arti (eccetto gli apodi)...
anfibio
anfìbio agg. e s. m. [dal gr. ἀμϕίβιος «dalla doppia vita», comp. di ἀμϕι- «anfi-» e βίος «vita»]. – 1. Di organismo animale o vegetale capace di vivere in due ambienti diversi, acquatico o terrestre. Come s. m., ciascun individuo...