La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] cui la pratica medica integrava i metodi e i rimedi di origine locale con le teorie e le terapie derivate dalla medicina antica. Tuttavia, , è stato usato per le malattie nervose e come anestetico; la noce moscata contiene un acido che è stato ...
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Pellagra e pazzia: i manicomi di S. Servolo e di S. Clemente
Adriana Salviato
Una malattia controversa
In diverse aree del Veneto contemporaneo sopravvive ancora l’uso del termine «pellagroso» come [...] semplici casi di insonnia, come antidolorifico o come anestetico, ma esercitava una fatale azione paralizzante sul cuore nazionale a loro carico fosse quasi triplicato(78). A livello locale la Provincia di Venezia cercò di ridurre gli alti costi ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] 'infiammazioni', per esempio, erano caratterizzate da pletora locale, e il salasso era dunque il metodo di cura protossido d'azoto (un gas esilarante), che fu riscoperto come anestetico dal dentista americano Horace Wells (1815-1848) nel 1844.
Mentre ...
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Croce e Dewey
Brian P. Copenhaver
Le ragioni di un ‘conflitto’
John Dewey e Benedetto Croce morirono nel 1952, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, dopo aver vissuto due vite lunghe durante le quali [...] non risalta più come un’esperienza sullo sfondo monotono e anestetico dell’esperienza. Tuttavia, anche quando manca di tensione, dagli impulsi che, a differenza di un mero riflesso locale quale lo sbattere delle palpebre, attraversano e coinvolgono l ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] di viaggi di studio o quando dovevano lavorare in un locale non attrezzato. Dopo aver identificato mediante l'analisi qualitativa etere, a volte chiamato etere solforico e usato come anestetico sin dagli anni Cinquanta, era sintetizzato dall'alcol con ...
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cataratta
Grazia Pertile
Trattamento chirurgico della cataratta
Attualmente non esiste una terapia medica efficace per la cataratta, perciò l’asportazione chirurgica del cristallino rimane l’unico trattamento [...] curvatura della cornea. L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale. Si distinguono l’anestesia tipica, con la semplice somministrazione di un collirio anestetico, e l’anestesia peribulbare che prevede l’iniezione di una soluzione ...
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procaina
Farmaco ad azione anesteticalocale, derivato dell’acido para-amino-benzoico, e chiamato anche novocaina. Il primo di questa classe a essere stato sintetizzato e introdotto nell’uso nel 1905, [...] attualmente è impiegato solo nell’anestesia locale per infiltrazione. Ha bassa potenza, lenta insorgenza dell’effetto anestetico e breve durata d’azione. La penicillina di p. è usata come antibiotico ad azione prolungata, perché la p., oltre a ...
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bupivacaina
Farmaco impiegato in vari tipi di anestesia (per esempio nel blocco trigeminale, peridurale, blocco pelvico, ecc.); è un anestetico ad azione locale. ...
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anestetico
anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...
locale1
locale1 agg. [dal lat. tardo localis, der. di locus «luogo»]. – 1. Di luogo, che ha in sé idea di luogo: memoria l., che ritiene i luoghi, lo stato e la disposizione dei luoghi e delle cose; avverbî, nomi l., non com. per avverbî di...