Musicista (Napoli 1691 - ivi 1761). Nel 1704 entrò al conservatorio della Pietà dei Turchini. Studiò con N. Fago, D. Gizzi e O. Pitoni. Esordì come operista nel 1713. Nel 1723 fu assunto quale insegnante [...] da camera, dalla quale emergono una messa a 10 voci con orchestra, salmi, Magnificat, oratorî, le opere Ipermestra, Arianna, Andromaca, oltre pagine per canto, anche didattiche (Solfeggi), di grande valore. L'arte del F. è tipica manifestazione del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera teatrale di Jean Racine fiorisce nella già splendida e matura civiltà francese [...] quasi contemporaneamente alla tragedia di Racine una commedia eroica dal titolo Tito e Berenice.
Jean Racine
Oreste in predo al delirio
Andromaca, Atto V, scene 4-5
Scena 4 - ORESTE solo
ORESTE: Che vedo? Ermione? Che ho inteso? Per chi scorre il ...
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GUÉRIN, Pierre-Narcisse
Jacques Combe
Pittore, nato a Parigi il 13 marzo 1774, morto a Roma il 16 luglio 1833. Allievo prima di N.G. Brenet, poi di G.-B. Régnault, ottenne il premio di Roma nel 1797 [...] anno a Napoli. Ritornato espose nel 1802 Fedra e Ippolito (Louvre) e Offerta a Esculapio. Continuò nella pittura storica: Andromaca (1810, Louvre), Ebea e Didone (1815, Louvre), Clitennestra (1817, Louvre). Il suo ultimo lavoro non compiuto si trova ...
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(gr. ῞Ελενος) Eroe della mitologia greca, figlio di Priamo e di Ecuba, indovino e guerriero. Dopo la morte di Paride aspira alla mano di Elena, ma gli è preferito il fratello Deifobo. Catturato da Ulisse, [...] condizioni per l’espugnazione di Troia. Dopo la caduta della città fa parte dei prigionieri di Neottolemo, alla cui morte sposa Andromaca, riceve in eredità una parte del regno e fonda in Epiro una ‘piccola Troia’, dove accoglie Enea e gli predice ...
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RODRÍGUEZ, Concepción
Carlo Boselli
Attrice spagnola, nata a Palma di Maiorca nel 1802, morta nel 1859. Figlia di artisti, visse da bimba nell'ambiente teatrale, esordendo tredicenne nei teatri di Siviglia [...] , impresario e direttore del Teatro del Príncipe, dove la R. lavorò col famoso attore Latorre, ottenendo segnalati trionfi in Andrómaca, El trovador, Don Alvaro o la fuerza del destino, La huérfana de Bruselas.
Apparve sulla scena in un'epoca ...
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Antifonte
Antonio Martina
. Poeta tragico greco, fiorito alla corte di Dionisio il vecchio, tiranno di Siracusa, dal quale, caduto in disgrazia, fu fatto uccidere. D. lo conosceva attraverso Aristotele [...] alcuni codici).
Di lui possediamo i titoli e i frammenti di tre tragedie (cfr. Nauck, FTG2 p. 792 ss.), di cui Andromaca e Meleagro ricordate occasionalmente dallo stesso Aristotele (rispettivamente in Eth. Eudem. VII 4, 1239 a 37 e Rhet. II 2, 1379 ...
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OPSIMEDON (᾿Οψιμέ[δων?])
S. de Marinis
Lettura e integrazione probabilmente errata della non chiara iscrizione che accompagna la figura del guerriero greco al centro della scena di Ilioupèrsis rappresentata [...] nella destra, incombe e sta per ferire una seconda volta il guerriero troiano già caduto a terra sotto di lui, mentre Andromaca, che accorre da destra, è sul punto di abbattere sul suo capo un pesante randello.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, III ...
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TRENI lirici
Ettore Bignone
Il treno (θρῆνος) è un canto funebre di compianto per il defunto. L'epopea che conserva, assumendoli sotto forma epica, gli antichi generi di canti lirici, ci ha conservato [...] consuetudine lirica: il coro, con il ritornello delle donne (v. 722), e gli a solo delle parenti immediate, Andromaca, Ecuba, Elena. Il treno doveva ricevere la sua più alta consacrazione artistica nell'età della grande lirica corale. Particolarmente ...
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ASTRUA, Giovanna
Alberto Pironti
Incerti o frammentari sono i dati biografici che riguardano questa cantante del secolo XVIII. Secondo il Fétis e altri compilatori di dizionari dopo di lui, nacque a [...] e, dal 1741 al 1746, come cantante al teatro San Carlo di Napoli, dove fra l'altro, il 4 nov. 1742, cantò nell'Andromaca di Leonardo Leo. Secondo quanto riferisce G. B. Mancini, si perfezionò nel canto a Milano con Ferdinando Brivio. A sua volta, il ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] nel canto di Archiloco per la morte del cognato Pericle; ma anche Euripide adopera ἔλεγος in questo senso, e nell'Andromaca (verso 103 segg.) questa lamenta la sorte di Troia, di Ettore, la propria in distici elegiaci. Come ϑρήνος appunto l'elegia è ...
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