Narratore e saggista italiano (Torino 1926 - Montepulciano 2002); dal 1967 prof. di letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, [...] possibilità di sottrarsi all'influenza degli attuali modelli occidentali (Archetypes, 1981; Aure. I luoghi, i riti, 1985; L'androgino, 1989). Uscite dal mondo (1992), testimonia invece l'interesse di Z. per la realtà virtuale. Tra le successive opere ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] nel secondo saggio, scritto in collaborazione con C. Clément, C. ha esaltato e proiettato nel futuro un immaginario androgino da realizzarsi in maniera composita in ogni singolo individuo. La raccolta di racconti Prénom de Dieu (1967) ha segnato ...
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RICH, Adrienne
Marina Camboni
Poetessa e saggista statunitense, nata a Baltimora il 16 maggio 1929. Compì gli studi al Radcliffe College dove, guidata dai maestri della critica formalista, si avviò [...] un rituale di rinnovamento iniziatico, d'immersione nel mondo acqueo del femminile, di riappropriazione dell'io androgino originario. Ma presto le risorse innovative dell'archetipo si rivelano inadeguate. Prendendo spunto dalla propria traumatica ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] pel suo proprio diletto. Quasi si direbbe che il pittore avesse fiutato nell'aria i tempi che erano sotto il segno dell'androgino.
11. Moreau e Huysmans
Ma è soprattutto in G. Moreau, grazie anche ad alcune pagine interpretative di À rebours di J. K ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] à l'epoque de la Renaissance, a cura di A. Rochon, II, Paris 1974, pp. 45-79; R. Alonge, "La Calandria" o il mito di Androgino, in Struttura e ideologia nel teatro italiano fra '500 e '900, Torino 1978, pp. 9-31; P. Stewart, Il testo teatrale e la ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] 'unione ha per schemi maturare-tornare, come archetipo avanti-indietro, come simboli fuoco-ruota, figlio-croce, albero-luna, germe-androgino. Il regime notturno della confusione è retto dallo schema della discesa e penetrazione e ha per archetipi la ...
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androgino
andrògino agg. e s. m. [dal lat. androgy̆nus, gr. ἀνδρόγυνος, comp. di ἀνήρ ἀνδρός «uomo» e γυνή «donna»]. – 1. In biologia, sinon. di ermafrodito, individuo partecipe cioè dei due sessi. 2. fig. Che ha aspetto fisico e comportamento...
androginia
androginìa s. f. [der. di androgino]. – 1. In biologia, anomalia dello sviluppo sessuale dell’uomo caratterizzata da ermafroditismo cioè dalla contemporanea presenza di elementi somatici proprî dei due sessi. 2. Sinon. di omosessualità...