. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] i leggerissimi panni tendono piuttosto a forme ideali che alla realtà. In tali prime manifestazioni ci sembra che nulla richiami AndreaMantegna, il quale al tempo del parentado con i Bellini (1453) aveva già esplicato tutto sé stesso a Padova, tanto ...
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Filadelfia, la terza città degli Stati Uniti per numero di abitanti, la città principale dello stato di Pennsylvania, capoluogo dell'omonima contea, è sorta alla confluenza dei fiumi Delaware e Schuylkill, [...] del Castagno, un autoritratto di Lorenzo di Credi, un ritratto muliebre di Neroccio, la stupenda Giuditta di AndreaMantegna, l'Orfeo di Giovanni Bellini, la famosa "Madonna di casa Cowper" di Raffaello, il ritratto di Bianca Maria Sforza di Ambrogio ...
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MILANO (XXIII, p. 265 segg.)
Carlo CANDIDA
Sviluppo territoriale e demografico. - L'attuazione del piano regolatore, pur fra numerose difficoltà, è proceduta e procede abbastanza alacremente. Notevolmente [...] dell'anno tessuti a Vigevano nei primi anni del'500 su disegno del Bramantino; una Madonna in gloria fra angeli e santi di AndreaMantegna, firmata e datata 1497, grande pala da altare già nella chiesa di S. Maria in Organo a Verona; una Madonna col ...
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Della vita di Antonello conosciamo i dati essenziali. Egli nacque a Messina dallo scultore Giovanni di Michele degli Antonii. Sua madre si chiamava Garita, Margherita. La prima notizia relativa all'attività [...] vederne gli effetti.
Giunto a Venezia, il campo della sua attività divenne vastissimo. Per opera di AndreaMantegna l'assimilazione veneta dei principî formali costruttivi toscani, contrapposti alla tradizione decorativa gotica, fu un fatto compiuto ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, [...] più di un anno dopo il pittore lavora con Lorenzo Costa, Lazzaro Grimaldi e Nicola Pisano nella Cattedrale di Ferrara, giudice AndreaMantegna. Ma a Ferrara non si ferma a lungo, e dopo il 1500, forse per essersi reso reo dell'uccisione della moglie ...
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Scultore, nacque a Padova circa il 1471; morì nel 1532. Figlio di Ambrogio orafo da Milano, fu allievo del padovano Bartolomeo Bellano e suo continuatore. La prima sicura notizia dell'attività del B. lo [...] l'arte del B., che tante affinità spirituali e stilistiche presenta con la pittura del contemporaneo e conterraneo AndreaMantegna, nella sua continua ed ansiosa aspirazione a raggiungere pienamente l'ideale classico, spesso si limitò ad accogliere ...
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KLAGENFURT (A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans Tietze
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Città capoluogo della Carinzia in Austria, detta in sloveno Celovec; è posta nel cuore dell'ampio bacino terziario della media Drava, [...] Nel museo provinciale si conservano collezioni d'interesse scientifico e storico, tra cui due rilievi di stucco su disegni di AndreaMantegna, provenienti da Millstadt.
Storia. - Non è d'origine molto antica, mentre attorno a essa Zollfeld era già la ...
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PIAZZOLA sul Brenta (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Gino FOGOLARI
Grosso paese della provincia di Padova, 18,4 km. a NO. da questa città, 28 m. s. m., sulla linea ferroviaria Padova-Piazzola-Carmignano, [...] d'arte.
Al territorio del comune di Piazzola appartiene Isola di Carturo, dove si ha ragione di credere sia nato AndreaMantegna (1431).
Bibl.: C. M. Piccioli, L'orologio del piacere, Piazzola nel Luogo delle vergini 1685 (con molte illustrazioni); P ...
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Umanista ungherese (n. in Croazia 1434 - m. Medvedgrad, Zagabria, 1472). Studiò a Ferrara sotto Guarino Veronese, poi (1454) a Padova. Laureatosi nel 1458 e tornato in patria, ebbe nel 1459 il vescovato [...] di abbandonare il paese, ma morì durante la fuga. Lasciò eleganti poesie latine: epigrammi, elegie (tra cui celebre una ad AndreaMantegna, 1458), traduzioni dal greco, un poema epico, Annales, oggi perduto. La sua gloria maggiore è quella d'aver ...
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Incisore mantovano (notizie dal 1584 al 1610) attivo a Roma, Firenze, Siena (1586-99), infine di nuovo a Mantova. Le sue xilografie a chiaroscuro - alla maniera di Ugo da Carpi - ebbero grandissimo successo, [...] e sono, di fatto, notevoli per esecuzione e per stile: le più celebri sono quelle (1590) riproducenti le tarsie marmoree del pavimento del duomo di Siena (su disegno di D. Beccafumi) e I Trionfi di A. Mantegna (1599). ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...