Uomo politico veneziano (sec. 13º); podestà di Treviso (1281), poi (1284) di Pisa, comandò la flotta pisana nella battaglia della Meloria, dove fu sconfitto e fatto prigioniero dai Genovesi. Il matrimonio [...] della sorella Tomasina con Stefano di Ungheria gli diede i titoli di principe della Morlacchia, duca di Schiavonia, conte di Bosnia, bano di Croazia (1291). Ebbe molta influenza in Ungheria, come consigliere del nipote AndreaIII "ilVeneziano". ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] Morosini, figlia di Giovanni e nipote di Tommasina, moglie del principe Stefano d'Ungheria e madre del re AndreaIII, ilVeneziano, che gli diede numerosi figli e che sicuramente gli premorì. Tra i maschi i genealogisti ricordano Bertucci, Giacomo ...
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Ultimo degli Arpadiani (m. 1301), nipote del re Andrea II, fu educato a Venezia presso la famiglia della madre, Tommasina Morosini: salì al trono nel 1290 e tentò inutilmente di opporsi all'alta nobiltà, [...] che aveva usurpato i diritti sovrani; dovette lottare contro gli Asburgo che reclamavano l'Ungheria come loro feudo, e (dal 1300) contro gli Angioini di Napoli ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] il Regno di Napoli e a Veneziailil massacro di San Bartolomeo (1572), continuata sotto il regno di Enrico IIIil Regno di Napoli, giungendo ad assediarne la capitale, ma anche questa controffensiva fallì, mentre la flotta genovese, guidata da Andrea ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] del regno di Vittorio Amedeo II e sotto il successore Carlo Emanuele III. Il riformismo sabaudo prosegue solo a favore della anche a Rimini, Ferrara e Venezia; Andrea del Castagno sviluppò il dinamismo lineare e il plasticismo legato al chiaroscuro: ...
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Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò [...] veneziano di terraferma (tranne Brescia, Crema e Cremona); il possesso della Valtellina ai Grigioni; l’indipendenza di Genova; il pubbliche e fortificazioni militari. Per quanto suddiviso da Luigi IIIil Turco tra i figli (donde i principati di ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] Ca' d'Oro continuamente celebrata per le sua bellezza (v. angolo, III, p.337) e, delle minime, come più avanti nel tempo (1475 la cappella di S. Tarasio verrà a VeneziaAndrea del Castagno.
Il risveglio primo alla pittura veneziana del Quattrocento, ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] Il melodramma, dunque, quando fu accolto nel Ducale, vi portò di preferenza le opere di Pietro Andrea Ziani, di A. Sartorio, di C. Pallavicino, cioè i prodotti del teatro lirico veneziano e l'inizio di un nuovo principato, III, p. 297; IV, p. 33; ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] il vicario di Giulio nell'archidiocesi fiorentina, Pietro Andrea sugli affari ecclesiastici. Come scrisse ilveneziano Marco Minio, egli era "uomo al Senato, a c. di E. Alberi, s. 2, III, Firenze 1839-1895, passim; H. Jedin, Storia del concilio ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] ha il re di Franza!" avrebbe esclamato al momento della partenza secondo ilveneziano Gerolamo Gonzaga per far giungere a Roma Andrea Mantegna.
Solo dopo la sua città di Perugia, a cura di A. Fabretti, III, Torino 1890, passim; J.K. Klackzo, Rome et ...
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