Doge di Venezia (Venezia 1455 - ivi 1538). Si trovava a Costantinopoli per la sua attività di mercante allo scoppio (1497) della guerra tra Turchi e Veneziani, e giovò grandemente alla sua patria come informatore, e in seguito come negoziatore di pace. Passato definitivamente alla vita pubblica e nominato procuratore di S. Marco (1509), fu a capo degli eserciti veneziani nella guerra di Cambrai; in ...
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GRITTI, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1394, figlio unico di Antonio di Francesco; ignoto è il nome della madre.
Questo ramo della famiglia patrizia risiedeva nella parrocchia di S. Marcuola, [...] retrovie della zona delle operazioni, doveva predisporre rifornimenti e alloggi per le truppe in transito.
Le fonti accennano a un AndreaGritti che fu visdomino al fondaco dei Tedeschi fra l'estate 1418 e il luglio 1419, ma potrebbe trattarsi di un ...
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GRITTI, Alvise (Ludovico)
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli avuti da Andrea e dalla convivente di questo - con tutta probabilità una greca -, nasce a Costantinopoli, nel quartiere di Pera, nel 1480.
"Arlevato [...] doge del padre. Laddove - fosse rimasto a Venezia - la carica paterna l'avrebbe vieppiù cacciato nell'ombra (AndreaGritti avrebbe dovuto guardarsi dal suscitare il benché minimo sospetto di favoritismo nei confronti del "bastardo"), a Costantinopoli ...
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GRITTI, Francesco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia nella notte tra l'11 e il 12 nov. 1740, secondogenito dei patrizi Giannantonio di Domenico e Cornelia Barbaro di Bernardo.
I Gritti di questo ramo, [...] 1781 il G. s'era vantato di discendere "in linea torta […] da quell'Andrea", che era stato doge. L'anno successivo comparve a Venezia un Elogio di AndreaGritti doge di Venezia scritto da Melisso Cipridio pastor arcade, primo della serie dei dodici ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , francese e pontificia. A Venezia si invocava a gran voce la pace; a Costantinopoli, l'abile preparazione di AndreaGritti, rimasto prigioniero, come mercante o segreto informatore e negoziatore in veste di mercante, aprì la strada ai difficili ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] e quello Beyoghlu. Questo nome, che significa "figlio di Bey" derivò dal fatto che un Alvise Gritti (figlio avuto a Costantinopoli da AndreaGritti diventato poi doge di Venezia), il quale godette molto favore presso la corte del sultano Solimano ed ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] che i responsabili maggiori della vita politica veneziana garantirono sin dal principio all'A.' a cominciare dal doge AndreaGritti. Par chíaro, infatti, che tra quegli esponenti e l'A. dovettero correre impegni precisi di collaborazione politico ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] gli esempi bizantini. Si pensi inoltre al Cinquecento, periodo nel quale alle tentate riforme cerimoniali e architettoniche del doge AndreaGritti ha fatto seguito un notevole assestamento dei riti dei dogi e del controllo su di essi. Ma il rigurgito ...
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L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] attorno ai quarant'anni come per il doge AndreaGritti che, dopo aver seguito in giovane età La vita politica nella Venezia del Rinascimento, Milano 1982, pp. 175, 195; Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1960, ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] a Venezia nella prima metà del '500 e avvii europei della riforma dell'assistenza, in "Renovatio urbis": Venezia nell'età di AndreaGritti (1523-1538), a cura di Manfredo Tafuri, Roma 1984, pp. 119-133; Id., Le strutture assistenziali, in Storia di ...
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