Nato tra il 1510 ed il 1520, morto nel 1560, fu ministro dello zar Ivan IV di Moscovia, che lo elevò giovanissimo e da umile condizione a quel posto. Nel 1547 A., col padre Fedor e il fratello Daniele, [...] cerebrale, prima che la sua sorte fosse decisa. Poi venne la volta del fratello Daniele. Egli si era coperto di gloria con un'ardita e fortunata scorreria in Crimea (1559), dalla quale tornò con numerosi prigionieri e ricco bottino. Ma nel 1561 ...
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Nato a Taggia, presso Imperia, il 25 aprile 1727, morto a Roma nel febbraio 1797. Forse allievo del conservatorio di Santa Maria di Loreto, dalla classe di violino passò in quella di contrappunto e composizione. [...] e con La finta giardiniera del '74, mentre altre opere apparivano su altri teatri. Il Florimo allude a un'artificiosa gloria che i rivali di Piccinni avrebbero tributata all'Anfossi, indebitamente esaltando due sue opere di mediocre valore, e biasima ...
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GREGORIO di Tours
Francesco Cognasso
Scrittore dell'epoca merovingica. Apparteneva a famiglia senatoria romana di Alvernia e nacque verso il 538. Fu educato prima dallo zio, vescovo d'Alvernia; poi, [...] . Morì nel 594. Scrisse molte opere di carattere ecclesiastico, come il Liber in gloria martyrum, il Liber in gloria confessorum, l'elogio dei miracoli di S. Martino, di S. Andrea, ecc. Ma l'opera più importante è l'Historia Francorum in 10 libri ...
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Troviero di Sciampagna della prima metà del XIII secolo, autore di due chansons de geste, strettamente collegate fra loro quanto al soggetto: l'Aymeri de Narbonne e il Girar de Viane. Ivi per la prima [...] in premio a colui che saprà scacciarne gl'infedeli. Questa gloria viene conquistata da Aymeric, figliuolo di Eccard di Beaulande, uno del sec. XIII. L'Aymeri fu rifatto in prosa italiana da Andrea da Barberino di Colle Val d'Elsa, nel sec. XIV. I ...
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Nato a Napoli il 24 maggio 1647, morto ivi il 22 novembre 1717, fu avvocato famoso, fiscale della Real Giurisdizione e fino al 1713 lettore di feudi nell'università. Seguace ardente di Lionardo di Capua [...] suscitato dal Di Capua, da Tommaso Cornelio e da Francesco d'Andrea, non esclusi i cosiddetti ateisti, com'erano chiamati allora in in italiano da Eleonora Pimentel Fonseca (1790). Ma la gloria maggiore del C. e di suo figlio Domenico (1670-1770 ...
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Poeta, nato a Vicenza il 10 febbraio 1809. Di sentimenti liberali, sebbene alieno da ogni eccesso, dovette dopo il '48 esulare in Svizzera. Morì, da tempo paralizzato, il 27 gennaio 1878. Alcune novelle [...] rimaneggiate anche secondo i consigli del classicheggiante Andrea Maffei; la cantica Maria di Würtemberg (Milano assai di rado si trova nel poema da cui egli si aspettava la gloria, il Torquato Tasso, e che fu pubblicato dapprima in tre canti ...
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Compositore e poeta, nato a Reggio Emilia nel 1597 e morto a Modena il 22 ottobre 1681. Studiò a Roma. Recatosi a Venezia, partecipava all'apertura del S. Cassiano (1637) con il libretto dell'Andromeda, [...] musicista nell'Armida, derivata dal Tasso nella quale la favola era lietamente risolta: Rinaldo e Armida, sposi, venivano assunti nella gloria di Venezia e inviati ai loro imperi. Intanto aveva già cominciato a pubblicare nel'33 e nel'37 i primi due ...
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Pittore. Nacque a Venezia nel 1637; morì a Toscolano di Brescia nel 1712. Scolaro del manierista Matteo Ponzone, poi di Sebastiano Mazzoni, fu uno dei primi a riprendere il senso largo e decorativo dei [...] ducale, nelle vaste tele della navata principale di San Zaccaria, in una pala dell'Ospedaletto e in un ciclo in gloria del generale Paolo Erizzo nel palazzo omonimo alla Maddalena. Fuori di Venezia si possono ricordare alcune sue tele nella villa di ...
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Pittore (Genova 1639 - ivi 1697). Figlio di Giovanni Battista, completò la sua formazione a Roma con C. Maratta. A Perugia, tra il 1656 e il 1669, eseguì affreschi nella chiesa del Gesù, nella Chiesa Nuova [...] S. Gerolamo, con reminiscenze di Pietro da Cortona. A Roma (1673-78), tra l'altro, dipinse nella chiesa del Gesù la Gloria di s. Francesco Saverio. All'ultimo periodo della sua attività, a Genova, appartengono, oltre a numerose tele in varie chiese ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] C. Dufour Bozzo, La porta urbana nel Medioevo. Porta Soprana di Sant' Andrea in Genova, immagine di una città, Roma 1989; G. Algeri, in e poi proprio a G., ove resta il Cristo in gloria già affrescato nella volta della cappella dei Calafati in S. ...
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inseguire
v. tr. [dal lat. insĕqui, comp. di in-1 e sequi «seguire»] (io inséguo, ecc.). – 1. Correre dietro a chi fugge, o anche a chi corre, cercando di raggiungerlo (di solito con intenzione ostile, o anche per afferrarlo, arrestarlo, e...