OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] degl'Innocenti a Firenze, che Andrea della Robbia adorna delle famose maioliche; a Siena dal 1440 al 1444, nel trecentesco ospedale di S. Maria della Scala restaurato e ampliato, Domenico diBartolo esegue gli affreschi del Pellegrinaio, meritamente ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] lo storico Andrea Biglia attribuiva ai Visconti in genere e in particolare a Gian Galeazzo il merito di aver protetto di pochi decennî escono il De Tyrannia diBartolo da Sassoferrato e il De Tyranno di Coluccio Salutati (1400).
Per Bartolo ...
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VERONA (A. T., 24-25-z6)
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Giuseppe FIOCCU
Paola ZANCAN
Tammaro DE MARINIS
Walter MATURI
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia Milano-Venezia, a 45°26′ [...] del Rinascimento, portati da Firenze dall'allievo di Donatello, Giovanni diBartolo detto il Rosso: il quale tuttavia nel (Crocifisso al Museo civico); l'affermazione piena vi è portata da Andrea Mantegna, che lascia tra il 1457 e il 1459 il suo ...
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SMALTO
Carlo CECCHELLI
Filippo ROSSI
Giovanni VACCA
. Antichità. - Nel senso in cui noi l'intendiamo, la parola smalto non appare che nell'avanzato Medioevo, derivando dal tedesco schmelzen ("fondere"; [...] Umbria e nel Lazio i loro lavori: il maggiore di essi, Giovanni diBartolo, operò ad Avignone e impiegò anche la tecnica fino dal 1316 Ognabene orna di smalti translucidi l'altare di S. Iacopo; a Firenze dal 1313 Andrea Pucci orna il gradino dell ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Lionello Venturi
Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte, nato a Firenze nel 1378, ivi morto il 1° dicembre 1455. Fu educato nell'arte dell'oreficeria da Bartolodi [...] la strada opposta a quella che rappresentava l'avvenire.
Le immagini della prima porta del G. non solo sono più rilevate di quelle diAndrea Pisano, ma anche rilevate in modo più vario: qui è basso, lì è mezzo, là è alto rilievo, e talvolta, nelle ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] . 15°, attribuibile a Taddeo diBartolo (Bellosi, 1982b; 1987) - la capacità di M. nel disporre, calcolare degli Spagnoli in S. Maria Novella a Firenze, opera del più tardo e modesto Andreadi Bonaiuto, ma da Vasari (Le Vite, II, 1967, pp. 195-196) ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] altro giurista di ius commune, Giacomo Menochio, riferendo tra l'altro l'opinione diBartolo da 25> Odofredus".
54. Fatto compilare, come si è già detto sopra, dal doge Andrea Dandolo nel 1346; v. supra, n. 29 e relativo testo.
55. Liber sextus, ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] "Studi Veneziani", in corso di stampa.
31. L'opinione diBartolo è ricordata dal giurista quattrocentesco Comuni, pp. 8-12.
292. Su tali istituzioni si v. Andrea Castagnetti, L'ordinamento del territorio trevigiano nei secoli XII-XIV, in Tomaso ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] quello del medico Andreadi Osimo, che nel primo '400 aveva destinato la somma di 100 ducati annui al mantenimento di 4 scolari già accolto dal diritto giustinianeo e ribadito da Bartolodi Sassoferrato, secondo cui "nullus potest esse advocatus ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] di questi, può avere, senza dubbio, più di un significato; e come non può escludersi che la coincidenza delle asserzioni di M. con tesi come quelle diBartolo il fondamento delle tesi di Poliziano e diAndrea Alciato. La storicizzazione dell ...
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