Pittore (Firenze 1509 circa - Roma 1563), detto anche Cecchino. Amico di G. Vasari, fu allievo di G. Bugiardini, B. Bandinelli e quindi (1529-30) di AndreadelSarto; nel 1531 si stabilì a Roma, dove entrò [...] -50; nell'oratorio di S. Giovanni Decollato, 1550-51; nel salone di palazzo Ricci Sacchetti e nella cappella Chigi in S. Maria del Popolo, 1554 circa). Tranne un breve viaggio a Parigi (1555-57), non si allontanò più da Roma; tra le ultime opere, le ...
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Pittore (Firenze 1482 circa - ivi 1525). Allievo di M. Albertinelli, poi di Piero di Cosimo, ebbe bottega con AndreadelSarto. Subì l'influsso dei massimi contemporanei: del Dürer (Tempio di Ercole, Uffizi); [...] : lo Sposalizio della Vergine (1513) nel chiostrino dell'Annunziata, un Cenacolo nel convento della Calza, scene della Vita del Battista nel chiostro dello Scalzo, il Trionfo di Cesare (1521) nella villa di Poggio a Caiano, e numerosi, intensi ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] di una svolta nella pittura di quel momento, via via che i pittori – specialmente i toscani come AndreadelSarto, Beccafumi, Rosso e Pontormo – registrarono gli splendori e i cangiamenti della tavolozza di Michelangelo (annunciati dal Tondo ...
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Architetto e scultore (Firenze 1486 - Venezia 1570), allievo di Andrea Contucci, detto il S., dal quale ereditò anche il toponimico. Seguito il maestro a Roma (1505 circa), partecipò ai lavori iniziali [...] , eretto per l'ingresso di Leone X nella città (1514, in collaborazione con AndreadelSarto); con il modello ligneo della facciata del Duomo; con il progetto per la facciata di S. Lorenzo e, a Roma, con il progetto per S. Giovanni dei Fiorentini ...
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Poeta, commediografo e narratore francese (Parigi 1810 - ivi 1857). Temperamento brillante, ironico e sentimentale, le grandi liriche di M. rendono come poche il fremito della passione d'amore e i capolavori [...] , Namouna, À quoi rêvent les jeunes filles, pubblicati in Un spectacle dans un fauteuil, 1833) e in prosa (AndreadelSarto e Les caprices de Marianne, 1833; Fantasio, 1834), che procedono da qualche spunto shakespeariano, ma sono soprattutto animati ...
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Storico statunitense dell'arte (Boston 1914 - Washington 1997). Dopo gli studi alla Harvard University ha insegnato storia dell'arte presso la stessa università (1954-83); è stato curatore della National [...] del tardo Rinascimento e dell'inizio del sec. 17°, pubblicando monografie (Parmigianino. His works in painting, 1950; AndreadelSarto ; Jacopo Bassano (1510 c.-1592): tre lezioni del 34° Corso internazionale di alta cultura tenutosi alla Fondazione ...
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Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse [...] spunti da AndreadelSarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, guardò soprattutto a B. Passarotti e a P. Tibaldi. Ebbe una vena fresca e naturalistica, entro una cultura tipicamente padana, che agevolmente ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, AndreadelSarto e Pontormo; seguì anche Santi di Tito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle ...
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Pittore (Imola 1484 circa - Bologna 1550). Eclettico, subì l'influsso di M. Albertinelli (Annunciazione, 1515, nella chiesa dei Servi a Imola), di fra Bartolomeo, di AndreadelSarto, del Francia, di Raffaello. [...] Altre opere importanti sono: la Madonna e Santi (Milano, già coll. Crespi); la Madonna fra i ss. Cassiano e Pier Crisologo (Imola, Pinacoteca); la Vergine in gloria e s. Michele (Bologna, Pinacoteca) ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] quello ricordato da Vasari (V, p. 207) nel "cortile, dove son le storie di San Filippo e della Nostra Donna fatte da AndreadelSarto" (Franklin, pp. 12 s., 296). Il 10 dello stesso mese G. ricevette in saldo un pagamento per un'immagine in cera di ...
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sanguigna
(raro sanguina) s. f. [dal fr. sanguine, che è da un prec. pierre sanguine «pietra sanguigna»]. – Ocra rossa usata per fabbricare pastelli per il disegno, molto in uso a partire dal Rinascimento e dall’epoca barocca per il colore...
panneggiare
v. intr. [der. di panno] (io pannéggio, ecc.; aus. avere). – Disporre un tessuto, un drappo, con arte, in modo che le pieghe ricadano elegantemente, con naturalezza; il verbo, usato soprattutto all’infinito, anche sostantivato,...