Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] anni dopo, due suoi successori - Matteo Dandolo e Giovanni Soranzo - attribuivano alla Francia proporzioni "[...] tuto questo stado per puocha avidencia del capetanio nostro vilysimo ser Andrea Zane, del qual, como se denota per tuty, quelo averse ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] febbraio del 1459, dopo la morte del vescovo di Padova Fantino Dandolo, Pio II decise di conferire la carica a Pietro Barbo, ma Pannartz, egregiamente curate dal vescovo di Aleria Giovanni Andrea Bussi, evidenzia un sapiente equilibrio tra le opere ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] e Domemico Memo, ambedue nel 1198-1199 procuratori di San Marco; nel 1197 il doge Enrico Dandolo inviava quali legati Enrico Navigaioso e Andrea Donato, le cui istruzioni sono le uniche conservatesi per il secolo XII. Nel 1198-1199 furono ...
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La costruzione della città turistica
Andrea Zannini
Sono passati quarant’anni da quando Hans Magnus Enzensberger scriveva che in un secolo e mezzo di esistenza il turismo non aveva ancora saputo attrarre [...] tradizionale dell’economia lagunare (si pensi al famoso discorso di Andrea Tron del 1784 in cui si invitava il patriziato a riprendere tutta Europa; l’acquisto del secondo piano del palazzo già Dandolo, a due passi dalla Piazzetta, per il quale nel ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] integralmente i pagamenti previsti dal contratto, il doge Enrico Dandolo propose di dilazionare il saldo del debito a condizione che nel luglio 1215, Leopoldo VI duca d'Austria, il re Andrea d'Ungheria. La crociata fu uno dei temi portanti del ...
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Il "gran" guadagno
Gerhard Rösch
La prima metà del secolo XIII vede costituirsi l'impero commerciale veneziano, dai confini sempre più estesi (1). E d'altronde è proprio in questa prepotente espansione [...] (5), dal 1209 rilevata da un fiduciario di Enrico Dandolo, il veronese Ravano dalle Carceri, che si impegna a pagare non cessano del tutto. A datare poi dal trattato del 1217 con Andrea II d'Ungheria, la pace regna fino al 1242-1244, interrotta da ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] l'Imperatore immeschinirsi e scadere dinanzi al principe Andrea. Ma commisurato di contro allo sfondo d'un combattenti e caduti anche noverò i figli di quel semiretrivo poligrafo Tullio Dandolo che fin dal '37 (cfr. p. xvii) aveva pur avvertito ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] nel dicembre 1928 fonda, assieme al socialista romano Dandolo Lemmi, il quindicinale «Il Pungolo».
Alla stampa . Mentre a «L’Eco di Bergamo» prosegue il lungo ‘regno’ di Andrea Spada76, alla guida de «L’Avvenire d’Italia» nel febbraio 1961 giunge ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] il ridotto destinato a tale scopo nel 1638 nelle sale di palazzo Dandolo a San Moisè. Ivi una folla di persone in maschera o in a noi maggiori di quelli alli quali pretendono di rimediare ».
Andrea Tron vedeva chiaro, ma non lontano perché la nobiltà ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] cospicue famiglie veneziane, ad esempio i Sanudo, i Dandolo, i Querini o i Giustinian, avevano conseguito
71. S. Zamperetti, I piccoli principi, pp. 273-277. Per l’opinione di Andrea Gritti cf. G. Cozzi, Paolo Paruta, Paolo Sarpi, pp. 185-186.
72. ...
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