Citizen Kane
Altiero Scicchitano
(USA 1941, Quarto potere, bianco e nero, 119m); regia: Orson Welles; produzione: Orson Welles per Mercury Theatre/RKO; sceneggiatura: Herman J. Mankiewicz, Orson Welles; [...] il potere di Welles era ormai in rovina: in Francia, nel 1946 (dove fu stroncato da Jean-Paul Sartre, ma colpì AndréBazin e una manciata di giovanissimi spettatori, che pochi anni dopo lo avrebbero osannato nei "Cahiers du cinéma" prima di diventare ...
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Vynález zkázy
Francesco Pitassio
(Cecoslovacchia 1958, La diabolica invenzione, bianco e nero, 80m); regia: Karel Zeman; produzione: Krátký/Gotwaldov; soggetto: dal romanzo Face au drapeau di Jules [...] sottomarina. Presentato all'Expo di Bruxelles del 1958, il film vi guadagnò il Gran Prix e l'attenzione di AndréBazin, tra gli altri. Successivamente, Vynález zkázy ottenne numerosi riconoscimenti anche in patria, e da allora figurò tra le pietre ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] parte di quel 'miracolo italiano' che sta per avere luogo.
Il film fu salutato con particolare entusiasmo da AndréBazin: agli occhi del padre spirituale della Nouvelle vague Ladri di biciclette rappresenta un modello di cinema 'senza cinema', capace ...
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Sadoul, Georges
Daniele Dottorini
Storico e critico cinematografico francese, nato a Nancy il 4 febbraio 1904 e morto a Parigi il 13 ottobre 1967. Tra i più grandi storici del cinema, pose sin dagli [...] , la polemica condotta sulle pagine di "Écran français" su Orson Welles e sul cinema sovietico contro le posizioni di AndréBazin, fautore di una lettura più aperta nei confronti del cinema statunitense e critica nei confronti del mito di Stalin). È ...
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Umberto D.
Flavio Santi
(Italia 1951, 1952, bianco e nero, 89m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica/Giuseppe Amato/Rizzoli; sceneggiatura: Cesare Zavattini; fotografia: G.R. Aldo; [...] fatti qualsiasi", li chiama Cesare Zavattini) che non risponde ad alcuna necessità drammatica. Questa tecnica, a detta di AndréBazin, rende il film proustiano, in quanto basato sulla continua scoperta e raffigurazione di un tempo reale, presente.
La ...
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Sans soleil
Bernard Eisenschitz
(Francia 1982, colore, 100m); regia: Chris Marker; produzione: Anatole Dauman per Argos; fotografia: Chris Marker, Sana Na N'hada, Jean-Michel Humeau, Mario Marret, Eugenio [...] 'è suono in presa diretta. Più che un documentario, dunque, un 'film-saggio' (secondo il termine coniato da AndréBazin negli anni Cinquanta).
L'oscillazione tra documentario e fiction costituisce in realtà il nucleo stesso dell'opera. Persino alcuni ...
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Filmcritica
Bruno Roberti
Rivista italiana di critica cinematografica, con periodicità mensile, fondata a Roma nel dicembre del 1950. Si è contraddistinta per una posizione anticonformista, tesa a praticare [...] , filosofi, autori come Pasolini ed Ernesto De Martino, Roland Barthes e Gilles Deleuze, Ignacio Matte Blanco ed Emilio Garroni, AndréBazin e Pietro Ingrao, Remo Bodei e Pietro Montani, e con le altre riviste legate da 'affinità elettiva', come i ...
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Boetticher, Budd (propr. Oscar Boetticher Jr)
Stefano Della Casa
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 luglio 1916 e morto a Ramona (California) il 29 novembre 2001. Il suo nome [...] la vendetta, ma alla fine non trova soddisfazione nel realizzarla), queste opere furono scoperte e amate dalla critica europea: AndréBazin (1961) definì Seven men from now (1956; I sette assassini) un western esemplare, e Bertrand Tavernier, giovane ...
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Positif
Lorenzo Codelli
Rivista mensile francese, fondata a Lione nel maggio 1952 da Bernard Chardère (all'epoca appena ventunenne) assieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e [...] fascicolo nr. 11, dedicato al cinema sociale americano, ampliò l'ambito delle polemiche rispetto all'impostazione opposta di AndréBazin presentata sui "Cahiers du cinéma". Dopo il nr. 14-15 (1955), autofinanziato dai redattori, P. si trasferì presso ...
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Daney, Serge
Rinaldo Censi
Critico cinematografico francese, nato a Parigi il 4 giugno 1944 e morto ivi il 12 giugno 1992. È stato uno degli esponenti di maggior rilievo della riflessione critica successiva [...] . In quegli anni D. sviluppò e affinò la sua visione del cinema, rivedendo i rapporti con l'eredità critica di AndréBazin, con il marxismo, la psicoanalisi, lo strutturalismo. Nel 1973 prese in mano (con Serge Toubiana) le redini della rivista, di ...
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